Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, vice primo ministro, ma anche ministro della Difesa della Polonia in un’intervista rilasciata per il quotidiano locale Super Express, ha parlato della minaccia che la Russia costituisce per l’Europa e, specialmente, per i polacchi, tra i paesi più vicini al confine russo che, se l’Ucraina perdesse, si allargherebbe ulteriormente. Una minaccia più volte ipotizzata e che di mese in mese, con il continuare imperterrito del conflitto, si fa sempre più temibile. Dunque, la Polonia è intenzionata a non farsi cogliere impreparata ad un’eventuale aggressione della Russia, anche perché “la situazione è davvero molto grave” e ha deciso di investire nel settore della Difesa ed equipaggiamenti avanzati per i suoi soldati.



Polonia: “Prepariamoci ad una guerra contro la Russia”

L’ipotesi di una guerra scatenata dalla Russia in Polonia, per arrivare in Europa e, soprattutto, alla Nato, è tra quelle che il ministro starebbe tenendo maggiormente in considerazione. “Presumo ogni scenario”, sottolinea nell’intervista, “e prendo sul serio quelli peggiori. Non sono parole gettate al vento, cerco di soppesarle con molta attenzione” e ci tiene a precisare, nuovamente, che “la situazione nel mondo è molto seria. Non si tratta solo dell’Ucraina, ma anche del Mar Rosso e del Pacifico. Bisogna”, intima, “essere preparati ad ogni scenario”.



Da quando è al potere in Polonia, proprio per la minaccia che la Russia costituisce, il ministro sostiene di acer “concluso contratti per l’acquisto di attrezzature per un valore di 19 miliardi di Zloty, la maggior parte dei quali in fabbriche di armi polacche”. Nell’intervista, poi, il ministro ha anche parlato del recente vertice “informale, dei ministri della difesa”, che si è tenuto a Bruxelles, nel corso del quale si è parlato, ovviamente, di Ucraina, aiuti e rifornimenti. Secondo il ministro della Polonia, però, contro la Russia per l’Ucraina, “l’UE nel suo insieme deve essere maggiormente coinvolta“, mentre ci ha tenuto a sottolineare che il governo polacco continuerà a partecipare alle “forze di dispiegamento rapido”, ma è sempre importante “non abituarci alla guerra, non dimenticarcene”.

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