La Polonia teme una imminente ondata di migranti africani. La causa, come riportato dal Financial Times, è da ricondurre ai combattenti Wagner che si sono in Bielorussia dopo il loro fallito ammutinamento in Russia. Il gruppo militare privato infatti ha numerose risorse in Africa e potrebbe utilizzarle per destabilizzare l’Europa centrale e orientale.



A lanciare l’allarme è stato Jacek Siewiera, capo dell’ufficio nazionale di sicurezza della Polonia, il quale ha affermato che “il rischio per il Paese è correlato al numero di mercenari Wagner che rimangono a Minsk”. La minaccia, ha aggiunto, va misurata “in combinazione con tutte le risorse che Wagner ha in Africa, nel Maghreb, nel Sahel e nel Medio Oriente” e in relazione a queste potrebbe esserci “un’escalation dell’immigrazione forzata e dell’attacco asimmetrico ai confini della Polonia, della Lituania e della Lettonia”. È per questo motivo che i Paesi hanno ulteriormente rafforzato la presenza di truppe al confine.



Polonia teme ondata di migranti africani: le contromisure

“I Wagner possono far arrivare più migranti in Polonia? È possibile. La domanda è che tipo di profitto avranno da quella procedura, perché questo è un gruppo che è principalmente motivato dal profitto”, ha sottolineato ancora Jacek Siewiera. La truppa lo ha dimostrato già in queste settimane, dato che ha accettato l’offerta del presidente Aljaksandr Lukashenko di andare in Bielorussia piuttosto che unirsi alle normali forze armate russe.

Per di più, c’è anche un precedente. Nel 2021 infatti l’Ue ha accusato Lukashenko di avere inscenato una guerra ibrida attirando decine di migliaia di migranti da paesi come l’Iraq e di avere facilitato i loro tentativi di attraversare il confine verso il blocco. I funzionari all’epoca affermarono inoltre che l’ondata migratoria era stata ideata proprio dal presidente come rappresaglia per il sostegno occidentale all’opposizione bielorussa in esilio e per le sanzioni imposte a Minsk.