In Polonia è stato approvata dal parlamento lo scorso febbraio un disegno di legge che renderebbe disponibile ed accessibile la pillola del giorno dopo e quella cosiddetta dei “cinque giorni dopo”, senza prescrizione medica a tutte le donne di età superiore ai 15 anni. La norma, nata per volontà dei partiti della sinistra per favorire la contraccezione d’emergenza senza vincoli è stata votata da 224 parlamentari a favore, e 196 contrari. Ora per l’entrata in vigore, mancherebbe soltanto la firma del presidente della repubblica Andrzej Sebastian Duda, che però si è dichiarato profondamente contrario e ha ufficializzato la propria posizione affermando l’intenzione di voler porre un veto alla nuova legge farmaceutica.
Perchè, come ha sottolineato nel suo comunicato, “Ora è già disponibile gratuitamente per tutti dietro prescrizione medica, e principalmente questa dovrebbe restare una scelta sottoposta alla supervisione dei genitori“. Aggiungendo anche che si tratta di un principio che introduce regole malsane, malate e pericolose per tutti i bambini. Duda inoltre si è espresso anche contro la nuova proposta di referendum per liberalizzare le leggi sull’aborto, sempre presentato dal partito TD.
Polonia, il presidente Duda contro la liberalizzazione dell’aborto e la pillola del giorno dopo senza prescrizione
Polonia, i partiti di sinistra spingono per liberalizzare l’aborto e garantire facile accesso alla pillola del giorno dopo eliminando l’obbligo di prescrizione medica sopra i 15 anni di età. Il presidente Duda ha espresso la totale contrarietà all’emendamento votato, dichiarando di avere intenzione di porre il veto alla legge farmaceutica già approvata dal parlamento e di non sostenere in alcun modo un referendum che possa decidere “La vita e la morte”.
Nello specifico la richiesta è quella di superare l’attuale legge che vieta quasi del tutto di abortire con una norma che interverrebbe sul diritto di aborto per tutte le donne fino alla 12esima settimana di gravidanza. Sulla questione è poi intervenuto anche il presidente della Camera Hołownia, che ha detto: “La dichiarazione del Presidente sulla pillola del giorno dopo non lascia illusioni. Porrà il veto su qualsiasi liberalizzazione dei diritti che verrà fuori da questo Sejm.” Aggiungendo: “Chi vuole cambiare la legge sull’aborto quest’anno deve sostenere come noi un referendum. Il Presidente non può porre il veto sul suo risultato. Questo è un nostro diritto“.