Lo stabilimento e magazzino di Poltronesofà a Roma, sulla via Aurelia al 1303, è stato svaligiato nella scorsa nottata da un gruppo di persone ancora da identificare. Attualmente non sarebbe ancora chiaro chi ha organizzato e compiuto il colpo, mentre si è appurato che la refurtiva trafugata valesse circa 500mila euro. Nessun divano o sofà e stato rubato, forse anche per via del peso dei prodotti e della difficoltà di trasporto, ma sarebbero state sottratte una serie di costose attrezzature e videocamere utili per filmare e montare il prossimo spot di Poltronesofà.



La dinamica del furto a Poltronesofà

Insomma, allo stabilimento romano di Poltronesofà non è stata affatto una nottata tranquilla, culminata con un furto dal valore di circa 500mila euro. Complessivamente, dalle prime indagini della polizia non sarebbe emerso alcun segno di effrazione su nessuno degli ingressi dello stabilimento, così come pare che gli addetti alla sicurezza non abbia visto nulla, né che le telecamere di sorveglianza abbiano filmato alcunché di utile ad identificare la banda criminale.



A lanciare l’allarme sul furto nello stabilimento romano di Poltronesofà sono stati alcuni dipendenti, i primi ad arrivare nella mattinata del 30 aprile, che appurata l’assenza dei dispositivi video, hanno subito allertato le forze dell’ordine. Dalle prime indagini è emerso come non vi fosse nessun testimone e nessun segno di effrazione, circostanza sospetta, ma entro un certo limite considerando che potrebbe trattarsi di ladri professionisti. Ora gli inquirenti sperano che tra le telecamere di sorveglianza degli stabilimenti vicini a quello di Poltronesofà (tutti industriali, non vi è nessuna abitazione) ci sia qualche ripresa utile che potrebbe aiutare a ricostruire la dinamica. Appeso che i ladri sono entrati dal magazzino, nella testa degli inquirenti si fa sempre più strada che ci possa essere stato un basista interno, che conosceva perfettamente i sistemi di sicurezza dello stabilimento e la posizione delle attrezzature rubate.

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