La polvere di roccia sotto i ghiacciai della Groenlandia può intrappolare l’anidride carbonica. Uno studio pubblicato sull’International Journal of Greenhouse Gas Control ipotizza i benefici di questa polvere che si genera dalla frantumazione della roccia al di sotto dei ghiacciai. La polvere di roccia potrebbe infatti essere sparsa sui campi agricoli in modo che sia scomposta da un serie di reazioni chimiche capaci di fissare la CO2 presente nell’atmosfera in nuovi minerali carbonatici.



Come riporta il Guardian, gli scienziati ritengono che in questo modo si possano rimuovere miliardi di tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera. La gigantesca calotta glaciale della Groenlandia produce 1 miliardo di tonnellate all’anno di questa polvere di roccia, che scorre come fango al di sotto dei ghiacciai. Questo fatto ha portato gli scienziati a ritenere minimo l’impatto sull’ambiente locale della rimozione di parte della polvere di roccia. La degradazione di questo materiale dovrebbe richiedere alcuni decenni, ma in questo intervallo di tempo i ricercatori ritengono che ci sia spazio per fare la differenza nel raggiungimento dell’obiettivo emissioni nette zero entro il 2050. Il professor Minik Rosing dell’Università di Copenhagen ha spiegato al Guardian che “se si vuole che qualcosa abbia un impatto globale, deve essere molto semplice. Non si possono avere cose molto sofisticate con tutti i tipi di componenti hi-tech. Quindi, più semplice è meglio è, e niente è più semplice del fango“.



Polvere di roccia contro la CO2 in Groenlandia: “aumenta rendimento terreni agricoli”

Per il professor Rosing, che ha preso parte allo studio relativo alla polvere di roccia in Groenlandia, “si tratta di una soluzione scalabile. La ‘farina’ di roccia si è accumulata in Groenlandia negli ultimi 8.000 anni circa. Se si volesse, si potrebbero ricoprire tutte le aree agricole della Terra” e ridurre così la presenza di anidride carbonica nell’atmosfera. Lo studio stima che per ogni tonnellata di polvere di roccia possono essere intrappolati 250 kg di CO2 e calcola che 27 milioni di tonnellate di CO2 potrebbero essere catturate se tutti i terreni agricoli della Danimarca fossero sparsi con questa polvere, una quantità vicina alle emissioni annuali totali di CO2 del Paese.



Ma non è tutto, in quanto un altro studio dello stesso team, pubblicato sulla rivista Nutrient Cycling in Agroecosystems, ha mostrato un aumento della resa di mais e patate rispettivamente del 24% e del 19% dopo lo spargimento di polvere di roccia in Danimarca.