In Polvere di stelle Alberto Sordi racconta in modo ironico, ma senza far ridere troppo, l’Italia fascista e post-fascista. Il film manca di vere occasioni di comicità, probabilmente perché non vuole far ridere ma far riflettere, anche perché dov’è scritto che Alberto Sordi faccia sempre ridere? Questo è il quinto film, dei sedici film diretti dall’attore romano, non è tra i migliori, ma nemmeno il peggiore. – Polvere di stelle – racconta in versione felliniana la storia del varietà, rifacendosi in alcuni tratti, a – Lo sceicco bianco -. La colonna sonora è – Ma ‘ndo vai se la banana non ce l’hai – cantata da Vitti e Sordi e diventata così famosa che nel 1973 uscì il singolo ottenendo un discreto successo.



Polvere di stelle, il film su Rete 4

Polvere di stelle va in onda su Rete 4 oggi, lunedì 16 agosto 2021, a partire dalle ore 15.30. Mediaset allieta il pomeriggio con un commedia italiana per la regia di Alberto Sordi, con Monica Vitti, Franco Angrisano e Wanda Osiris. La pellicola è del 1973 è distribuita da Fida Mitel, Delta video e prodotto da Capitolina Produzioni Cinematografiche (Roma). In questo film Sordi ha curato anche la sceneggiatura con la collaborazione di Bernardino Zapponi e Ruggero Maccari. – Polvere di stelle – ha ottenuto nel 1974 il premio David di Donatello come migliore attrice protagonista a Monica Vitti.



L’attrice in 65 anni di carriera ha realizzato 55 film e vinti al Festival di Venezia 1 Leone d’Oro alla carriera, al Festival di Berlino 1 Premio Orso d’Agento, 7 premi David di Donatello, 3 Nastri d’Argento. In totale ha ricevuto 12 premi e 11 nomination.

Polvere di stelle, Rete 4

La storia di Polvere di stelle è ambientata a Roma, siamo nel 1943, la soubrette Dea Dani interpretata da Monica Vitti e il coniuge Mimmo Adami, interpretato da Alberti Sordi, gestiscono una compagnia d’avanspettacolo un po’ sgangherata. Dopo tante inutili attese, finalmente arriva la chiamata che aspettavano da tempo, vengono scritturati per una tournée e mandati in Abruzzo, soltanto perché le compagnie contattate prima di loro avevano rifiutato, visto che in quei luoghi ancora dilaniava la guerra e nessuno voleva mettere a rischio la propria vita.



Mimmo e Dea non si fanno questi problemi, perché la fame è molta, così iniziano la loro avventura. Dopo l’armistizio i componenti della compagnia vengono arrestati, ma Dea giocando con il suo fascino, si aggrazia le simpatie di un federale e riesce a far liberare i suoi amici.

Improvvisamente la nave che doveva portarla a Venezia per esibirsi davanti alle camicie nere, viene dirottata dai partigiani e fatta attraccare a Bari, strapiena di soldati americani. Il gusto facilone e goliardico degli americani e l’intraprendenza di Dea e Mimmo, consentono alla compagnia di mettere in scena al teatro Petruzzelli, uno spettacolo di successo “Polvere di stelle”. Mimmo e Dea riescono finalmente a vivere il loro sogno, esibirsi su un palco vero, con un pubblico vero pronto ad applaudirli, nella loro mente cominciano a fantasticare un futuro brillante e di successo.

Anche Dea vive il suo momento favorevole, e tra un balletto e l’altro trova l’amore nel soldato John. Il sogno dura poco, dopo che Roma viene occupata, alle importanti compagnie di spettacolo gli viene concesso il permesso di raggiungere Bari. Dopo l’entusiasmo iniziale, Dea e Mimmo si vedono spodestati del loro ruolo e a malincuore sono costretti a tornare a Roma, anche John abbandona Dea, i due artisti si ritrovano di nuovo a elemosinare una scrittura degna della loro bravura.