Pomicino: “Siamo in una crisi di sistema”
Paolo Cirino Pomicino, ex ministro e politico italiano, analizza la situazione italiana sulle pagine de La Verità. Si comincia da La Russa e Fontana a capo di Senato e Camera: “È il risultato di un’elezione che ha visto una vittoria importante del centrodestra. Anzi della destra- centro. Di nuovo disattesa una consuetudine che vedeva dal 1976 la presidenza della Camera assegnata all’opposizione. Detto questo, non è messo in discussione il diritto e la legittimità di questi nuovi presidenti”.
I numeri da incubo sull’occupazione e il PIL italiani, sono derivati, secondo Pomicino, dal disastro della politica: “Crollato il comunismo internazionale si avvia un processo di azzeramento anche di tutte le altre culture politiche che pure avevano vinto la battaglia della storia trasformando l’Italia in uno dei paesi più industrializzati del mondo e che avevano sconfitto il terrorismo e l’inflazione a due cifre. Sterilizzata culturalmente l’intera politica, non c’è stata più una visione e fu costruito un sistema nuovo con il maggioritario. Partiti personalizzati e culturalmente anonimi. Un meccanismo che ha prodotto 16 governi e sette cambi di maggioranza in 28 anni. E le maggioranze parlamentari erano sempre minoranze del Paese, così come lo sarà il governo Meloni. Una crisi di sistema, insomma”.
Pomicino: “Berlusconi? Deve evitare questo”
A detta di Pomicino, il “degrado italiano è testimoniato dalla cena di gala e di congedo offerta a Mario Draghi all’Eliseo. Quasi che il suo punto di riferimento non fosse il Quirinale ma il presidente francese Macron. E lego tutto questo all’occupazione di spazi del capitalismo francese in Italia senza reciprocità. Ancora mi chiedo come sia potuto accadere di dare la Bnl ai francesi. Un disegno che ha portato alla svendita del nostro sistema manifatturiero all’estero senza nessuna reciprocità. Portato avanti dall’Ulivo. Una nuova famiglia. Un’aggregazione di potere senza vincente“.
Riguardo Giorgia Meloni, invece, Pomicino lancia l’allarme: la Premier rischia di lasciarsi trascinare da comportamenti inappropriati. A La Verità, l’ex ministro dice: “La presidente in pectore ha mostrato fino a oggi molte doti. Intelligenza politica, rapidità di esecuzione, equilibrio e compostezza. Ma sta rischiando ora di farsi trascinare in comportamenti impropri. Mi passi il termine colorito: rischia di farla fuori dal vaso. Berlusconi dal canto suo deve evitare di dare l’immagine offerta in queste ultime ore. Se si alza una bandiera con il volto della Ronzulli non si fa un buon servizio né alla Ronzulli e men che meno alla politica e al proprio partito”.