Stanotte a Pompei di Alberto Angela su Rai1 racconta la meraviglia di una città che non cessa mai di stupire. Si tratta di Pompei, la città patrimonio dell’Unesco e ogni anno meta di milioni di visitatori. Una grande meraviglia che fu sconvolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo. Ad attestare la data precisa dell’eruzione del Vesuvio è una lettera di Plinio il Giovane anche se, stando ad un manoscritto recuperato, si legge “nonum kal septembres” ossia nove giorni prima della Calende di settembre. Una data in questo caso che fa pensare al giorno 24 agosto come possibile giorno dell’eruzione del Vesuvio. In realtà stando ad alcuni ritrovamenti archeologici si è fatta più plausibile la possibilità che l’eruzione non ci sia stata in estate, ma bensì in autunno. A far pensare a ciò sono stati dei ritrovamenti come della frutta secca carbonizzata, la presenza di bracieri indispensabili per quei tempi per il riscaldamento, ma anche mosto invecchiato.



Eruzione del Vesuvio, quando è avvenuta?

Non solo, a far pensare che la data dell’eruzione del Vesuvio possa essere ben diversa è la presenza di una moneta ritrovata sul sito archeologico che si rifà alla quindicesima acclamazione di Tito a imperatore avvenuta dopo l’8 settembre del 79. Ciò fa quindi pensare che la data dell’eruzione sia quella del 25 ottobre del 1979. Un’altra prova che fa pensare che l’eruzione possa essere avvenuta davvero in autunno è una iscrizione scoperta nel 2018 in una casa che, durante l’eruzione, era in fase di ristrutturazione. L’iscrizione in carboncino riporta la data del 17 ottobre 1979. A parte la data precisa, l’eruzione fu davvero terribile; un enorme boato prima dell’eruzione del vulcano da cui uscirono sostanze come pomici, ossia rocce vulcaniche originate da un magma pieno di gas e raffreddato. Non solo con le pomici il vulcano eruttò anche parti di rocce di altra natura travolgendo la città e i cittadini.



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