Si è conclusa la posa dell’ultima campata del nuovo ponte di Genova, il viadotto sul Polcevera che andrà a sostituire il Morandi. Il tracciato della nuova opera della lunghezza di 1067 metri è ora completato, a venti mesi dal crollo. Strada tutta in discesa quindi, con le ultime opere prima della grande inaugurazione prevista per il mese di luglio 2020. Il varo di oggi è stato accompagnato dal suono delle sirene del cantiere, nonché delle navi nel porto, e di alcune aziende. Presenti il presidente del consiglio, Giuseppe Conte (le sue dichiarazioni potete trovarle più sotto), e la ministra dei trasporti De Micheli: «Siamo convinti che non sia un’illusione quella di cambiare il mondo – le sue parole a Genova riportate da IlSecoloXIX – credo che vedere quest’opera quasi realizzata sia un segnale straordinario che anche in questo tempo difficile possiamo ogni giorno continuare a cambiare il mondo». E ancora: «Sono convinta che il primo dovere per noi sia garantire la sicurezza e mio nostro dovere sarà quello di impedire che accadano di nuovo queste cose, con il pensiero rivolto a quelle 43 persone che non ci sono più». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PONTE GENOVA, POSA ULTIMA CAMPATA: IL COMMENTO DI CONTE
Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato poco fa da Genova, in diretta dal cantiere del nuovo Ponte Morandi, il viadotto sul Polcevera. “Non dimentichiamo il dolore dei famigliari anche oggi in questa giornata particolare – le parole del Premier – siamo consapevoli che i giudizi di responsabilità di quella tragedia non si sono ancora completati e devono completarsi. Ma traiamo esperienza da questa tragedia, ci stiamo impegnando al massimo perchè tragedie così non si ripetano più. Oggi è una giornata concreta perchè c’è un progetto reale che sta per essere finito, credo sia possibile parlare di miracolo senza enfasi. Si è compiuto perchè c’è stata l’autorità pubblica che ha fatto il suo dovere, ci sono stati i progettisti come Renzo Piano che l’hanno disegnato gratuitamente. Dobbiamo ringraziare tutti quelli che hanno partecipato al progetto, ciascuno ha fatto il proprio compito, consentendo di rispettare i tempi. Siamo nei tempi che ci eravamo ripromessi e tra poco torneremo per l’inaugurazione, il progetto è quasi completo”. Conte parla anche di valenza simbolica del ponte genovese: “Il ponte ha anche una portata simbolica non solo per Genova ma per l’Italia, il cantiere dell’Italia che sa rialzarsi, che si rimbocca le maniche, dell’Italia che non si lascia abbattere e sopraffare neppure da una tragedia così dolorosa, l’Italia che mette insieme le proprie competenze. Le immagini della tragedia hanno fatto il giro del mondo ma siamo consapevoli che ora anche queste immagini faranno il giro del mondo, immagini della creatività, della maestria e dell’abnegazione tutta italiana. Per quanto oggi non può essere propriamente un giorno di festa, siamo consapevoli che da Genova, la città della lanterna, da oggi, si irradierà una nuova luce sull’Italia intera”. Conte ha quindi parlato dell’emergenza coronavirus, spiegando: “Il modello Genova cercheremo di replicarlo oggi tanto più in quanto stiamo vivendo questa emergenza. Genova ci insegna che è importante ripartire insieme, prenderci per mano, farci forza l’un l’altro, basarci sul presupposto che ciascuno faccia quello che sa che deve fare, il suo compito e il suo dovere; se lavoreremo in questo modo, avremo coraggio, determinazione e avremo una direzione da inseguire, avremo affetti da proteggere e sostenere, dopo il buio vedremo la luce, una luce che dà speranza”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PONTE GENOVA, OGGI POSA ULTIMA CAMPATA VIADOTTO POLCEVERA
Verrà posata quest’oggi l’ultima campata del nuovo ponte di Genova sul Polcevera, quello che andrà a sostituire il tristemente noto Morandi, collassato su stesso il 14 agosto del 2018, e causante la morte di 43 persone innocenti. Da oggi il nuovo viadotto sarà “visibilmente” completato, in quanto verrà appunto posata l’ultima trave in acciaio, per l’esattezza la diciannovesima, che andrà a collegare le pile numero 11 e 12 dello stesso ponte. La trave si trova al momento a 40 metri d’altezza, “bloccata” a un metro e mezzo dal traguardo, in vista appunto della cerimonia di oggi. Si chiuderanno così fra poche ore i 1.067 metri del nuovo viadotto, un nuovo evento mediatico e simbolico dopo la demolizione del primo pezzo, il primo getto, il primo varo, e via discorrendo. Da oggi i lavori entreranno nella fase finale, visto che il ponte da grezzo come è allo stato attuale, verrà a poco a poco completato con i vari guardrail, l’illuminazione, la posa dell’asfalto, e la segnaletica, fino all’inaugurazione finale prevista per la fine del mese di luglio, in piena estate.
PONTE GENOVA, OGGI POSA ULTIMA CAMPATA: LE PAROLE DI PIANO
All’evento assisteranno le massime cariche dello stato, a cominciare dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte (ieri a Milano), arrivando fino al ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Paola De Micheli, che ieri ha parlato del cantiere del Ponte di Genova come uno dei simboli dell’Italia che ha saputo andare avanti nonostante l’emergenza coronavirus. Ci saranno ovviamente anche le autorità locali, a cominciare dal sindaco di Genova, Bucci, commissario straordinario per l’emergenza Genova, passando per il governatore della regione Liguria Giovanni Toti, e arrivando fino al prefetto genovese Carmen Perrotta. “Non è un miracolo, ma la conferma che le competenze in Italia ci sono, basta dare loro spazio – sono le parole in vista del grande “varo” da parte di Renzo Piano, l’archistar che ha disegnato il nuovo ponte, intervistato da Silvia Balducci – bisogna applicare questa energia allo stato normale delle cose, senza aspettare la tragedia. È qui il punto, l’Italia è capace di questo. È un momento importante, ma non può essere una festa perchè non bisogna mai dimenticare da cosa nasce. Da una terribile tragedia”.