Per la città di Genova e per l’Italia intera oggi è il giorno del ricordo e del dolore per la morte delle 43 persone avvenuta due anni fa, in seguito al crollo del Ponte Morandi. “Quarantatré vittime innocenti legate per sempre a Genova e al cuore dei suoi cittadini, in memoria e a monito per le presenti e future generazioni”, si legge sulla targa di marmo che ricorda le vittime. “Sono orgoglioso della targa perché Genova non dimentica quanto accaduto il 14 agosto 2018 e chiede giustizia”, ha detto il sindaco Bucci. “Il fatto che i nostri vigili del fuoco abbiano portato la bandiera di san Giorgio in cima alla pila 10 qualche giorno dopo la tragedia dimostra la tenacia della nostra città. Ha sventolato circa 8 mesi lottando con il vento che l’ha logorata. E’ incorniciata sopra la targa perché è simbolo della tenacia di Genova”, ha proseguito il primo cittadino, come riferisce Il Secolo XIX. Prima di partecipare alla messa di suffragio per le vittime del ponte Morandi, il sindaco Bucci ha ribadito il concetto di monito asserendo: “da Genova oggi deve partire un altro messaggio, un monito, affinché si trovino le risorse umane, finanziarie e tecnologiche per fare sì che le infrastrutture non siano solo belle, ma anche sicure”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



GENOVA RICORDA LE VITTIME DEL PONTE MORANDI

Due anni esatti fa crollava drammaticamente il Ponte Morandi a Genova. Oggi è inevitabilmente il giorno del ricordo e della commemorazione delle 43 vittime del disastro del 14 agosto 2018. Presente alla cerimonia il premier Conte che ha commentato, come riferisce Il Fatto Quotidiano: “Non potremo mai dimenticarle”. La commemorazione si è svolta nella Radura della memoria, sotto il nuovo ponte Genova San Giorgio, iniziata con la proiezione di un filmato dal titolo “Per non dimenticare”, con i volti, i nomi e l’età delle vittime. All’ora esatta del crollo, le 11.36, un minuto di silenzio ha accompagnato il suono delle campane delle chiese di Genova e delle sirene delle navi in porto. Conte si è rivolto alle famiglie delle vittime asserendo: “Siamo qui a ricordare e non vi lasceremo soli in questa vostra richiesta di accertamento delle precise responsabilità. Il vostro dolore è il nostro e la vostra ferita è la nostra”. Il premier ha poi precisato che “Questa esperienza non resterà confinata in ambito familiare ma vi sosterremo nello sforzo per alimentare una memoria collettiva. Abbiamo i magistrati e una attività investigativa molto complessa che va avanti”. Non a caso l’intento del governo, ha proseguito, è quello di garantire la sicurezza e l’efficienza delle nostre infrastrutture. Il premier, parlando con i giornalisti a margine della commemorazione, ha commentato anche la trattativa con Aspi: “Non voglio essere polemico, sicuramente è stato un negoziato faticosissimo e durissimo”, ed ha concluso, “Ancora aspettiamo di mettere le firme sull’accordo finale”.



PONTE MORANDI, 2 ANNI FA IL CROLLO: COMMEMORAZIONE VITTIME

Ad intervenire nella giornata di commemorazione delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che su Facebook ha commentato: “Siamo qui a ricordare che le famiglie delle 43 vittime del ponte Morandi meritano rispetto. Per questo si è raggiunto un accordo per allontanare i Benetton dalla gestione di Autostrade. Ma se qualcuno pensa di tornare sui propri passi troverà sempre la nostra resistenza. Vigileremo costantemente, quotidianamente. La revoca rimane sul tavolo, non è mai stata esclusa. Giustizia sarà fatta definitivamente solo quando i Benetton saranno totalmente fuori da Aspi. Lo Stato ha il dovere di tutelare i propri cittadini, ha il dovere di mettere in sicurezza il Paese. Lo stato deve dimostrare di esserci. Sempre”. Di Maio ha proseguito precisando che le sue non sono solo promesse ma un vero e proprio impegno, a nome dell’intero Governo, affinché Genova non sia lasciata da sola. A tal fine, ha aggiunto che ci sono tutte le premesse per un nuovo piano nazionale di rilancio. Un messaggio anche da parte di Sergio Mattarella in una lettera per il Secolo XIX: “La loro giusta richiesta di verità e giustizia per i propri cari, inghiottiti dal crollo del Ponte, è stata accompagnata dalla forte e sofferta esortazione che vengano in ogni modo evitati in futuro disastri simili con nuovi lutti e nuove vittime”.

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