Sembra sempre più certa l’ipotesi dell’errore umano in merito all’incendio avvenuto all’alba di oggi presso il cantiere del ponte Morandi in Genova. Stando a quanto riferisce Il Secolo XIX, ricostruendo i fatti, al momento dello scoppio del rogo vi erano cinque operai al lavoro sulla pila, che hanno immediatamente lasciato la propria postazione. Non risultano esservi comunque feriti né tanto meno intossicati. Pare che il rogo si sia sprigionato nel cassero, una struttura di legno che viene utilizzata in edilizia per dare la forma alle colate di calcestruzzo, e che in questo caso serviva per costruire le pile del nuovo viadotto sul Polcevera. Le autorità non hanno disposto il sequestro dell’area del cantiere, come si legge in una nota della Struttura “i lavori potranno riprendere non appena finite le operazioni di pulizia della pila dalle parti ammalorate che saranno, laddove necessario, sostituite”. Una buona notizia per i lavori, che non dovranno così subire ulteriori ritardi, se non quelli derivanti da queste ore, dovuti appunto all’incendio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



INCENDIO PONTE MORANDI DI GENOVA: FIAMME IN CANTIERE

Un incendio si è verificato nelle scorse ore presso il cantiere del nuovo ponte Morandi di Genova, sul Polcevera. Stando a quanto emerso, attorno alle ore 5:30 di oggi, martedì 31 dicembre, una delle nuove pile del viadotto sul lato est, nei pressi di via Fillak, ha preso fuoco. Non è ben chiaro cosa sia accaduto, fatto sta che in base a quanto riferito dai vigili del fuoco, si sarebbe infiammato del materiale presente all’interno della pila numero 13. L’intervento dei pompieri è stato tempestivo, con le fiamme che sono state domate e nel contempo, è stata chiusa in via precauzionale via Fillak, la strada che passa al di sotto del ponte Morandi. Come riportato dai colleghi di Rai News, sembra che il rogo sia scaturito da alcune scintille prodotte da un flessibile utilizzato da un operaio: le fiamme sono entrate in contatto con del polistirolo, che ha poi preso fuoco provocando l’incendio. Nessuna persona è rimasta coinvolta e le fiamme sono state spente nel giro di pochi minuti con l’aiuto di un’autoscala.



VIADOTTO POLCEVERA, GENOVA: NUOVO RITARDO NEI LAVORI?

Non è da escludere che questo incidente possa causare altri ritardi nella costruzione del viadotto di Genova che andrà a sostituire il vecchio Morandi, il ponte tristemente noto per essere collassato su se stesso la mattina del 14 agosto del 2018, provocando la morte di 43 persone, nonché 600 sfollati, le persone che abitavano nella cosiddetta “zona rossa”, immediatamente al di sotto del ponte. Già nelle scorse settimane Marco Bocci, primo cittadino genovese, nonché commissario straordinario di Genova, aveva annunciato che le operazioni sarebbero durate all’incirca 45 giorni in più rispetto alla tabella di marcia, di conseguenza, sembra difficile pensare ad un’inaugurazione entro la fine del 2020. L’intero scheletro del ponte, come ricorda l’edizione online de Il Fatto Quotidiano, sarebbe dovuto essere pronto entro il 2019, mentre il collaudo doveva partire ad aprile 2020. Un mese fa erano pronti 4 su 18 piloni a ovest, mentre a est i lavori sono ancora agli albori.

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