IL “RETROSCENA” DI REPUBBLICA SULLA PRESUNTA TELEFONATA DI FUOCO TRA SALVINI E L’AD DEL PONTE SULLO STRETTO È FALSO
Nessuna telefonata, nessuno scontro, nessuna “pietra tombale” sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina: all’articolo al vetriolo pubblicato nelle scorse ore da “La Repubblica” risponde direttamente l’ad della “Società Stretto di Messina” spa Pietro Ciucci, intervenuto stamane ospite della rassegna stampa su Radio 24 con Simone Spetia. Secondo le fonti rilanciato dai colleghi di “Rep”, nelle scorse ore sarebbe intercorsa una «telefonata di fuoco» tra l’amministratore delegato della società incaricata di seguire i lavori del Ponte fra Sicilia e Calabria e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Il dialogo piuttosto acceso sarebbe avvenuto durante la prima seduta ieri della Commissione del Ministero dell’Ambiente (MASE) per il via libera al Ponte: siccome durante la riunione i tecnici del Ministero guidato dal forzista Alberto Pichetto Fratin hanno presentato una relazione con 237 richieste di chiarimenti, a quel punto Ciucci avrebbe telefonato a Salvini per lamentare quanto segue con tanto di virgolettato, «Lo insegnano anche all’Università che ci sono tanti modi di affossare un progetto. Ad esempio, alzare tanto l’asticella da renderlo irrealizzabile». Il problema è che tanto la telefonata quanto il dialogo sarebbe un’autentica fake news, così dice senza remore lo stesso amministratore delegato: «Io non capisco come mai possano aver virgolettato una cosa del genere. Vedo fare delle cose sorprendenti, la telefonata con il ministro Salvini non c’è mai stata».
COSA HA DETTO L’AD CIUCCI E LE TEMPISTICHE DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA
Nel lungo intervento in radio, l’ad Ciucci sottolinea poi di incontrare spesso il Ministro Salvini, anche nella giornata di ieri, ma mai è avvenuta quella telefonata “chiacchierata” da “la Repubblica” e soprattutto garantisce di non aver mai detto quel virgolettato: «Anche se in linea generale è un commento che a volte si fa, ma in questo caso è un’osservazione banale e non l’ho fatta al ministro ieri». Secondo Ciucci infatti quanto ribadito ieri durante la Conferenza del MASE non è affatto uno stop all’opera infrastrutturale “simbolo” del piano Salvini per i prossimi anni: «hanno virgolettato una telefonata che non c’è mai stata». Non vi è dunque alcuna «pietra tombale» come ricostruiscono da ieri alcuni giornali sull’esito dell’incontro al Ministero, «non c’è nessuno stop, anzi abbiamo fatto due passi avanti, non soltanto uno».
Ciucci racconta infatti che parallelamente vengono seguite due procedure in questo momento: da un lato, la valutazione di impatto ambientale e dall’altro la Conferenza dei servizi ieri nel primo incontro in tale conferenza sono stati coinvolti i vari enti interessati alla costruzione del Ponte sullo Stretto, mentre «la valutazione d’impatto ambientale è partita ancora prima, come previsto dalla legge nei termini di 30 giorni dalla presentazione della documentazione in il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha presentato le sue richieste di approfondimenti e di chiarimenti». Tali valutazioni richieste sono più di 200 ma davanti ad un’opera pubblica dal costo di 13miliardi e mezzo, e che comprenderà il ponte sospeso più lungo al mondo – oltre che 40 km strade di collegamenti ferroviari e che opera su tredici siti ambientali protetti – ecco che è ragionevole e comprensibile adottare tutte le valutazioni possibili prima di procedere con i lavori. Per questo, spiega ancora Ciucci a 24 Mattino, «Abbiamo presentato oltre 10.000 elaborati a fronte di tutto questo, mi permetterei di dire che duecento osservazioni o chiarimenti sono un numero congruo».
Ai rilievi ora ci sono 30 giorni di tempo per rispondere da parte dei vari enti interessati ai lavori, ma c’è anche la possibilità di chiedere alcune brevi proroghe, chiarisce l’ad della società sul Ponte: «Ma quale sarebbero stati i commenti di chi è contrario a prescindere, se non ci fosse stata alcuna richiesta, se non ci fosse stato alcun commento su un progetto così articolato e così oggetto di dibattito?». Si procede invece verso il via libera del Cipess – Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile -, così come l’ok della Conferenza dei servizi e la valutazione sull’impatto ambientale: infine, in merito al Pd e alle opposizioni che contestano documenti “vecchi” relativi al Ponte, Ciucci risponde nel merito spiegando che tali osservazioni vengono fatte da chi «non conosce il progetto riavviato dal Parlamento. Il punto di partenza è il progetto definitivo approvato nel 2011 quindi è chiaro che ci sono elaborati che sono datati 2011». Ma da quella data ad oggi tutto è stato aggiornato, tenuto conto delle diverse variazioni delle norme attuali: «lo scorso novembre il governo ha preso dei precisi impegni sull’aggiornamento dell’impatto ambientale che viene rifatta oggi interamente, sia la valutazione di impatto ambientale, sia la valutazione di incidenza ambientale che riguarda proprio quei 13 siti protetti di “Natura 2000”. Siamo sul pezzo, conosciamo bene quello che dobbiamo fare, lo stiamo facendo al meglio possibile», ha concluso in radio l’ad delle Società Stretto di Messina.
Stamane in merito alla ricostruzione di “Repubblica” ha parlato anche il vicepremier Salvini, sottolineando come il progetto va avanti dritto, «conto che entro i 30 giorni la società Stretto di Messina dia le risposte a tutte le osservazioni fatte dagli altri ministeri», spiega il Ministro dei Trasporti durante l’iniziativa sui contratti pubblici, organizzata da Confcooperative Lavoro. Per il leader della Lega, l’obiettivo è arrivare all’avvio dei lavori entro l’estate 2024: «Conto che l’Italia possa essere un modello di sviluppo e crescita e di ingegneria», conclude Salvini.