È arrivato proprio oggi il parere positivo sulla costruzione e la tenuta del Ponte sullo stretto di Messina da parte della Commissione tecnica di valutazione dell’Impatto ambientale: a farlo sapere è stata una nota condivida nella tarda serata di ieri dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che mira anche – in qualche modo – a spegnere lo scontro che si è aperto nei giorni scorsi tra l’Istituto di vulcanologia e geofisica (il famoso INGV) e la società Eurolink, incaricata della costruzione del Ponte sullo stretto di Messina.



Nella nota – citata da diversi quotidiani italiani – il Ministero conferma il parere positivo della Commissione sia del Ponte sullo stretto di Messina vero e proprio, che di tutte le varie infrastrutture di corredo (come i collegamenti stradali terrestri, oppure quelli ferroviari): il progetto – spiega la nota – sarebbe compatibile con le “condizioni ambientali prescritte” dal Decreto 35/2023 che si estenderebbero oltre che “all’ambienta naturale, terrestre, marino ed agricolo” anche ad “aspetti relativi alle opere a terra, alla cantierizzazione, alla gestione delle materie, agli approvvigionamenti, al rumore e alle vibrazioni“.



Già nel corso del pomeriggio il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini aveva ironizzato sulla questione del Ponte sullo stretto di Messina, dicendosi pronto a scoprire se “pesciolini, alghe e uccellini permettono all’Italia di fare quello che fanno tutti” costruendo infrastrutture critiche per i loro paesi “senza che alghe e pesciolini se ne curino più di tanto”; mentre – interpellato sul parere della Commissione da Lilli Gruber durante l’ospitata su La7 – si è limitato manifestare la sua “grande soddisfazione”, sottolineando che finalmente “l’Italia può guardare al futuro“.



Scontro tra INGV ed Eurolink sul Ponte sullo stretto di Messina: cosa è successo

Insomma, via libera al Ponte sullo stretto di Messina anche dalla Commissione tecnica ambientale, il tutto mentre non si placano le ire e le critiche di una certa ala politica: ne è un esempio il commento del leader di AVS Angelo Bonelli che ha ricordato il “vergognoso blitz” del ministro Pichetto Fratin che avrebbe – a suo dire – provveduto a nominare 12 nuovi componenti della Commissione ad un passo dal parere sull’opera siciliana, definendola in larga parte “politici (..) in quota a FdI“.

Il tutto – come se non bastasse -, mentre non si è ancora placato lo scontro aperto solamente qualche giorno fa dal presidente dell’INGV Carlo Doglioni che aveva accusato Eurolink di non aver mai chiesto il parere dei suoi esperti sull’opera, ricordando che sarebbe necessaria innanzitutto una revisione delle mappature delle faglie sismiche: la società costruttrice del Ponte sullo stretto di Messina – dal conto suo – ha ricordato che dietro al progetto ci sarebbero già approfonditi studi sismici condotti nel 2011 e altri che confermerebbero la tenuta del ponte fino a scosse di magnitudo 1.7 sulla scala Richter.