PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA: INTESA SALVINI-UE PER FINANZIARE LA PRIMA FASE DEI LAVORI
Per il Ponte sullo Stretto di Messina il Governo Meloni incassa il primo sì importante dall’Unione Europea: la missione del Ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini ieri a Bruxelles non ha solo portato l’inserimento del progetto di Ponte fra Messina e Reggio Calabria nelle Ten-T (le reti transeuropee dei trasporti, ndr), ma ha visto l’impegno importante della Commissione ad adoperarsi con finanziamenti in tutta la prima fase di realizzazione della più grande opera pubblica prevista nei prossimi anni in Italia. «Il governo ha tutta l’intenzione, dopo troppi anni di sole parole, di realizzare un collegamento stabile fra Sicilia e Calabria e fra Italia e Europa, nel nome del Lavoro, della crescita e del rispetto dell’Ambiente. Ottima l’apertura di Bruxelles, avanti per l’Italia dei Sì!», ha dichiarato stamane sui propri canali social il Ministro delle Infrastrutture protagonista ieri del Consiglio Ue a Bruxelles con gli omologhi dei 27 Paesi.
«Il cosiddetto Ponte di Messina è parte del Ten-T, è incluso, è una connessione essenziale», ha spiegato ieri la commissaria europea ai Trasporti Adina Valean al termine del Consiglio Ue dei Trasporti. «A parte l’inclusione che già c’era, e so che questo è un progetto molto importante per il Governo italiano, quello di cui abbiamo discusso in più con il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Matteo Salvini, sono i passi successivi», aggiunge ancora la titolare dei Trasporti in Europa. Bruxelles di fatto si è dichiarata pronta, «aspettando un progetto buono e solido per finanziare la prima fase di fattibilità così che poi il progetto decolli. Perché a parte l’intenzione o una linea sulla cartina, dobbiamo avere un progetto e poi iniziare la fase di preparazione in tempo per la fase effettiva di costruzione», conclude Valean.
AUTO E PONTE SULLO STRETTO: DI COSA HA PARLATO IERI IN UE IL MINISTRO SALVINI
«Io mi assumo l’onore e l’onere di fare una scelta poi ci sono ingegneri che lavorano, hanno lavorato e lavoreranno sul progetto. Io ritengo che sia fondamentale per unire la Sicilia al resto d’Italia e l’Italia al resto d’Europa, crea lavoro vero. è riconosciuto come struttura fondamentale anche da parte europea», ha detto il Ministro Salvini al termine del Consiglio Ue e della lunga fase di interlocuzione diplomatica per il Ponte sullo Stretto con la commissaria Valean e con i membri dello staff (presente, spiega l’AGI, anche l’ambasciatore Stefano Verrecchia). «Unire Palermo a Berlino e ad Amsterdam è qualcosa di rilevante. Io spero che non ci siano i professionisti del no, perenne attività, per bloccare questa e altre opere. E ripeto: l’obiettivo è, se tutto va come mi auguro e come l’Italia si augura, entro due anni partire con i lavori», ha detto ancora il vicepremier italiano a margine del Consiglio a Bruxelles.
Davanti alle critiche giunte da parti produttive e della sua stessa Lega per l’opera del Ponte sullo Stretto di Messina definita non proprio “popolare” al Nord, Salvini replica «Io faccio quello che serve all’Italia. Non quello che è popolare […] Il Ponte sullo Stretto di Messina, collegamento stabile fra Sicilia e il Continente, è qualcosa che è priorità per me, per il Governo, per milioni di italiani, ed è estremo interesse per la Commissione europea, per molti colleghi di altri Paesi che lo vedono come un completamento di un corridoio europeo fondamentale come quello che unisce il Mediterraneo alla Scandinavia». Dopo diversi bilaterali tenuti ieri – in particolare con il Ministro delle Infrastrutture tedesco Volker Wissing e con l’omologo francese Clément Beaune – il tema del Ponte sullo Stretto si è allargato ai diversi progetti sul fronte trasporti che attendono l’Unione Europea nei prossimi anni, in particolare il dirimente “ban” di benzina e diesel dal 2035 in tutta l’Europa. Qui non sono mancati elementi di “distanza” con la Commissione, in quanto Salvini ha sostenuto «Nel corso degli incontri avuti a Bruxelles tra ieri e oggi abbiamo parlato anche di rivedere modi e tempi dell’attuazione di alcune politiche. Penso all’integralismo pseudo-ambientalista che rischia di non servire all’ambiente, ma di lasciare in mezzo alla strada decine di migliaia di operai», conclude il Ministro Salvini davanti ai giornalisti, «Ne ho parlato con la commissaria, con il collega francese e con quello tedesco: mettere fuorilegge le auto a benzina e diesel dal 2035, chiedendo nel contempo di passare all’Euro 7 dal 2025 è una cosa che non ha alcun senso economico, ambientale e sociale. Ma noto nei confronti dell’Italia estremo calore, almeno nel mio contesto».
Dotare l’Italia di un’arteria importante come il Ponte sullo Stretto sbloccherà investimenti, commercio e lavoro non solo in Italia ma in tutta Europa. Su questo, la volontà della Commissione Europea di collaborare è un ottimo segnale.
(1/2) pic.twitter.com/U0rPfWpiMC— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 5, 2022