«Per sconfiggere la povertà serve più il Ponte sullo Stretto del reddito d’emergenza»: così Matteo Renzi ha rilanciato l’opera che collegherebbe Calabria e Sicilia, ma il leader di Italia Viva rischia di riaprire le polemiche all’interno della maggioranza. Supportato dal governatore Nello Musumeci – «Facciamo il ponte con il metodo Genova» – Renzi ha trovato un’interessante apertura dal premier Giuseppe Conte: «Non voglio declamare opere immaginifiche, non a caso ho parlato di una rete infrastrutturale-viaria che è inaccettabile. C’è davvero tanto da fare, quando avremo la possibilità di programmare e realizzare i progetti, valuterò senza pregiudizi anche il Ponte sullo Stretto». Un’opera sostenuta fortemente da diverso tempo già dalle opposizioni, ma il Movimento 5 Stelle non sembra particolarmente d’accordo…
PONTE SULLO STRETTO, DI STEFANO (M5S): “UNA CAZZATA”
Nelle ultime ore diversi esponenti di casa M5s hanno bocciato la proposta di Renzi sul Ponte sullo Stretto, particolarmente netta la presa di posizione di Manlio Di Stefano. Ecco il giudizio del sottosegretario agli Esteri ai microfoni di Un giorno da pecora: «Tutto va valutato senza pregiudizi, io senza pregiudizi dico che il Ponte sullo Stretto è una cazzata. Conte ha sostenuto che valuterà senza pregiudizio, capirà da solo che il progetto non è realizzabile».
Raggiunto dai microfoni di Omnibus, l’eurodeputato pentastellato Fabio Massimo Castaldo ha aggiunto: «Mi sembra che il premier non abbia detto che il ponte sullo Stretto sarà una delle priorità assolute, ha detto che valuterà. È rimasto vago perché sa che le sensibilità all’interno dell’esecutivo saranno anche diverse. Il nostro Paese ha bisogno di manutenzioni ordinarie e straordinarie sulle infrastrutture già esistenti». Castaldo ha inoltre spiegato che il Ponte «non è assolutamente una priorità dell’Italia».