Il Ponte sullo Stretto non va realizzato perché disturba le cicogne. A insorgere ora sono gli ambientalisti, secondo cui il problema non è solo l’opera, che ritengono inutile e dannosa, ma la sorte dei volatili che transitano da quelle parti. «Lo Stretto è uno dei punti di concentrazione della migrazione dei rapaci diurni e delle cicogne più importanti del Paleartico occidentale», scrive il Wwf, che ha deciso di scendere in piazza a Messina, insieme ad altri comitati, associazioni e collettivi contro appunto il Ponte sullo Stretto. La costruzione del ponte, «una barriera trasversale», manderebbe in crisi i volatili, secondo l’associazione.
Il Wwf sostiene anche che ci sia anche il rischio di «una procedura di infrazione dalla Ue per il rischio di deterioramento degli habitat comunitari e di perturbazioni dannose per gli uccelli». La replica della Lega, che da tempo sostiene la realizzazione di tale opera, non si è fatta attendere. Quella del senatore Nino Germanà, segretario della commissione Ambiente al Senato, non è proprio british: «Si attaccano all’uccello…», ha commentato, come riportato dal Giornale. Nessun pericolo infrazione: «È l’ennesima sciocchezza, perché stiamo aggiornando lo Studio di Incidenza Ambientale proprio al fine di adempiere al quadro normativo comunitario e nazionale».
PONTE SULLO STRETTO, “PROCEDURA DI INFRAZIONE? NESSUN RISCHIO”
Anche Pietro Ciucci, l’amministratore delegato della Società Stretto di Messina, ha smentito l’allarme sul Ponte sullo Stretto. «L’Italia non rischia alcuna procedura di infrazione europea». Non è comunque la prima opera che gli ambientalisti vorrebbero fermare usando la protezione di qualche specie come giustificazione. Infatti, il Giornale ricorda che in Trentino sono state minacciate azioni legali per bloccare una strada che invaderebbe «un’importante arena di canto del gallo cedrone». Invece, a Firenze c’è Legambiente che è contraria all’ampliamento dell’aeroporto, in quanto disturberebbe il «tritone punteggiato» (Lissotriton vulgaris). Le cicogne in pericolo rappresentano però uno dei tanti pretesti per opporsi al Ponte sullo Stretto. Un fronte che vede uniti ambientalisti, sinistra radicale, M5s e altri. Ad esempio, hanno espresso solidarietà al corteo di Messina Luigi De Magistris, Alex Zanotelli, Nichi Vendola, Mimmo Lucano. Alla manifestazione “No Ponte” parteciperanno pure Bonelli, leader dei Verdi, e Sinistra.