Il Ponte sullo Stretto di Messina non si limiterà ad essere un collegamento tra Sicilia e Calabria, ma sarà il “terminale” della Rete transeuropea dei trasporti che unirà la Scandinavia a Palermo, grazie al via libera del Parlamento europeo. Sono state, infatti, approvate le linee guida aggiornate per lo sviluppo della Ten-T che collega 424 grandi città dell’Unione europea, e tra i punti c’è un riferimento al corridoio Scandinavo-Mediterraneo, a un collegamento tra Villa San Giovanni e Messina. Si tratta di un passo avanti importante non solo per il coinvolgimento del progetto sul Ponte sullo Stretto di Messina nel piano di sviluppo infrastrutturale europeo, ma anche a livello economico, perché ora potrebbe accedere ai finanziamenti europei.



Infatti, Paolo Uggè, presidente della Federazione degli Autotrasportatori italiani (FAI) che aderisce a Conftrasporto, ha rimarcato il valore di quest’opera non solo per l’Italia, ma anche per l’economia europea, segnalando come il Parlamento Ue abbia smentito “i gufi italiani“. Comunque, tra i progetti che coinvolgono l’Italia, oltre al tunnel del Brennero che ci collega con l’Austria, potrebbero ottenere fondi europei anche le tratte ferroviarie ad alta velocità Milano-Treviglio-Verona e Bologna-Ancona-Pescara-Foggia. Le nuove norme dovranno essere adottate in maniera formale dal Consiglio europeo, poi il regolamento verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale europea, entrando in vigore 20 giorni dopo.



PONTE SULLO STRETTO: ACCOLTO L’EMENDAMENTO DELLA LEGA

Il via libera del Parlamento europeo all’accordo sull’aggiornamento della rete transeuropea di trasporto Ten-T, che include il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, ha inevitabilmente risonanza in Italia, visto che l’emendamento presentato dalla Lega l’anno scorso, aggiunto nel mandato negoziale del Parlamento Ue, è stato accolto durante il trilogo, quindi è approdato a Strasburgo per il semaforo verde. I finanziamenti europei potrebbero arrivare per lo studio di fattibilità e la sua realizzazione.

Finora il Ponte sullo Stretto di Messina non era apparso tra gli interventi infrastrutturali da creare, ma era già previsto un collegamento dalla Scandinavia alla Sicilia, in cui ora rientra il progetto. Del resto, la Commissione europea non aveva né negato l’importanza del collegamento né la disponibilità a elargire fondi, non per il progetto in sé, ma per il contributo che può dare alla connessione delle reti del Vecchio Continente.