Tragedia nella giornata di ieri, venerdì 22 settembre, in quel di Vivaro, comune della provincia di Pordenone: un ordigno è esploso provocando la morte di un bimbo di 10 anni. Secondo quanto emerge dalle ricostruzioni riportate dai giornali, sembra che la bomba, un residuato della seconda guerra mondiale, sia stata rinvenuta da un parente che avrebbe avuto la malaugurata idea di portarsela a casa.



Non si sa bene come, forse qualcuno ha cercato di aprirla o di manometterla, fatto sta che alla fine l’ordigno è esploso, travolgendo e uccidendo un bimbo di soli 10 anni, tale Gabriele Cesarotto. La deflagrazione, secondo quanto riferito da Virgilio, ha investito in pieno anche il nonno, Silvio Cesarotto, che ha in seguito perso i sensi per poi essere trasportato in ospedale in condizioni che vengono ritenute gravi. Una volta lanciati i soccorsi gli uomini del 118 hanno cercato di rianimare il bimbo ma le sue condizioni sono apparse subito critiche e dopo il trasporto con l’elisoccorso presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia, alla fine ha esalato l’ultimo respiro nonostante i tentativi disperati del personale sanitario.



PORDENONE, ESPLODE ORDIGNO BELLICO, MORTO BIMBO: FORSE PORTATO IN CASA DAL NONNO

Non si conoscono invece le condizioni fisiche del nonno ma si sa che è ricoverato in codice rosso, di conseguenza il suo stato di salute è a rischio. Subito dopo i fatti le autorità hanno aperto un’indagine per cercare di capire come mai quell’ordigno si trovasse in casa della famiglia Cesarotto.

Secondo una prima ricostruzione che comunque deve essere ancora confermata, forse sarebbe stato proprio il nonno a ritrovare la bomba e a portarla incautamente all’interno della propria abitazione, probabilmente convinto che quell’ordigno avesse ormai esaurito la sua carica esplosiva. In realtà, come ci ripetono spesso e volentieri gli esperti, le bombe inesplose sono ancora altamente pericolose ed è per questo che quando avviene il ritrovamento di un vecchio missile della seconda guerra mondiale, gli artificeri sono soliti isolare interi quartieri, mettendo in sicurezza l’intera zona.