Manolo Portanova, insieme ad altri tre coetanei (lo zio Alessio Langella di 24 anni, Alessandro Cappiello di 25 anni e un minorenne), è accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ventunenne. La presunta vittima, nelle scorse ore, come riportato da Repubblica, è stata interrogata dagli inquirenti. La testimonianza è stata resa in forma protetta e da remoto nel corso di un incidente probatorio. Per sette ore la studentessa ha risposto alle domande del giudice del legale difensore e degli avvocati del calciatore del Genoa, poi ha lasciato il Tribunale senza rilasciare alcuna dichiarazione.



La ventunenne ha raccontato nei dettagli ciò che sarebbe accaduto la notte del 30 maggio 2021. In base alla sua versione, era stata invitata nell’abitazione dell’imputato, di cui si era invaghita, per una festa. I due si erano appartati in una stanza, dove poco più tardi sarebbero stati raggiunti dagli altri due amici. Inizialmente la presunta vittima sarebbe riuscita a scacciare Alessio Langella Alessandro Cappiello, ma poi questi ultimi si sarebbero imposti con la forza. I tre avrebbero dunque abusato di lei, con tanto di foto e video. Insieme a loro ci sarebbe stato anche un diciassettenne, la cui posizione è ancora al vaglio della giustizia minorile.



Portanova accusato di violenza sessuale di gruppo: per la parte civile la vittima è “credibile”

La ventunenne che ha accusato Manolo PortanovaAlessio LangellaAlessandro Cappiello ed un altro giovane di violenza sessuale di gruppo è stata dunque ascoltata quest’oggi dai giudici. In aula, al momento dell’incidente probatorio, c’era anche Chiara Bini, avvocato dell’associazione Donna Chiama Donna, ammessa come parte civile. “È stato un interrogatorio pesante, lunghissimo, la ragazza ha risposto a tutte le domande, secondo noi è una ragazza molto credibile”, questo il suo commento all’uscita dall’aula come riportato da Repubblica.



Nessun passo indietro dunque da parte della presunta vittima. “Ieri ho detto alla mia assistita di venire qui e raccontare semplicemente i fatti e così è andata”, ha detto il suo avvocato Jacopo Meini. Adesso la parola spetta però ai giudici. Il calciatore del Genoa ha optato per il rito abbreviato. Le parti si ritroveranno per aggiornarsi il prossimo 16 settembre.