Il rilancio del territorio empedoclino con particolare riferimento all’area portuale è stato il tema del tavolo tecnico organizzato ieri a Porto Empedocle dall’amministrazione comunale alla presenza del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, on. Giancarlo Cancelleri, del prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, del presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicila occidentale, Pasqualino Monti, del Direttore marittimo della Sicilia occidentale, amm. Roberto Isidori, del comandante della Capitaneria di Porto Empedocle C.F. Gennaro Fusco e del sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina.



Monti ha dichiarato: “Siamo felici che, dopo le necessarie demolizioni dei silos e delle strutture fatiscenti che squalificavano l’area, si presenti il progetto di costruzione della nuova stazione marittima, mentre è stata già definita la progettazione sia del molo crocieristico sia del dragaggio dei fondali. Vogliamo trasformare un porto che oggi è dedicato al sale da un lato e ai traghetti con le Pelagie dall’altro, in un porto che sappia accogliere navi da crociera e ro-ro. Porto Empedocle, non dimentichiamolo, è stata anche inserita tra le Zes e ha da valorizzare il progetto del deposito di Lng, l’unico ad affacciarsi sul Mediterraneo, fondamentale per il rifornimento delle navi. Inoltre è dentro l’accordo siglato lo scorso dicembre con due delle più importanti compagnie crocieristiche, Msc e Costa, con l’obiettivo di far arrivare nei porti della Sicilia occidentale un milione e mezzo di passeggeri in cinque anni, naturalmente con le dovute proporzioni tra gli scali. Ma bisogna partire da una ricostruzione di infrastrutture – da 70 milioni di investimenti – che porteremo avanti con determinazione come abbiamo fatto sin dal primo giorno di gestione.



Cancelleri ha ricordato: “Ho preso oggi un impegno con il presidente Monti: quello di stringere una partnership per uscire immediatamente dal guado autorizzativo e fare diventare questi lavori reali. Ospitare a Porto Empedocle navi da crociera di nicchia, frequentate da un turismo ricco che spende e che si aspetta standard qualitativamente elevati, è una bella sfida che crea un indotto importante. Bisogna preparare non solo il porto, ma anche la città e l’intera provincia, dotandole di strutture ricettive e di ristorazione adeguate: se ci riusciremo tra 5 anni, secondo me, si potranno vedere i primi frutti economici, e tra 10 avremo cambiato il volto a una tra le provincie più disagiate”.



Cocciufa ha evidenziato: “Se questo porto decolla, decollerà l’intero territorio. Dopo mesi difficili, il Paese sta mostrando la tangibile volontà di ritornare a vivere, produrre, lavorare e, in questa terra che ha risorse e bellezza, abbiamo bisogno di uno stacco d’orgoglio. Naturalmente garantisco la vicinanza a tutte le istituzioni impegnate, condividendo situazioni non semplici che vanno gestite con la massima attenzione per garantire salute e sicurezza dei cittadini”.

Isidori ha spiegato: “Nella gestione di una delle più complesse autorità di sistema, il presidente Monti ha mostrato massima attenzione non solo al porto di Palermo, ma a tutti gli scali sotto la sua giurisdizione. C’è passione, c’è dedizione, c’è progettualità per dare risposte a un territorio che le attende da tempo. Il tutto in una cornice di sicurezza e sviluppo. Un’occasione di rilancio da non perdere”.

Carmina ha detto: “Dopo questi mesi bui, dobbiamo puntare al rilancio e le prospettive sono tante. Con l’AdSP c’è sempre stata una grande collaborazione e a me piace evidenziare quanto il territorio di Porto Empedocle non sia solo Valle dei Templi o Scala dei Turchi ma abbia delle sue peculiarità da valorizzare, come quella di essere un importante geosito”.