Possagno (Treviso) Veneto, finalista al “Borgo dei borghi 2023”
In Veneto nella provincia di Treviso sorge il piccolo comune di Possagno, uno dei finalisti del Borgo dei borghi 2023. Tale borgo abitato da circa 2250 persone, deriva la propria denominazione dal latino “pausaneus”, ovvero luogo di pausa, mentre intorno al 1079 veniva chiamato con l’appellativo di “Pusagno”, da “poss” e “agno” indicanti etimologicamente l’area della pozza dell’agnello.
Entrambe le tradizioni farebbero riferimento all’antica tratta delle greggi che passava per tale area, e alla presenza di acque spontanee dove venivano fatti abbeverare gli animali nel corso della transumanza. Le prime tracce di comunità a Possagno risalirebbero addirittura al neolitico, e sarebbero poi seguite da reperti che indicano la successiva presenza di un castrum romano prima e di un castello medievale dopo.
Perché Possagno dovrebbe vincere il “Borgo dei borghi 2023”? Ecco le caratteristiche più belle
Il borgo veneto di Possagno, dal quattordicesimo secolo, entrò nell’orbita della Serenissima ma la sua fama è certamente ed indissolubilmente legata a quella del celebre Antonio Canova. Tra le case di Possagno spicca ancora oggi estremamente maestoso il Tempio dedicato all’artista, nato proprio qui nel 1757.
L’opera canoviana leggermente sopraelevata rispetto all’agglomerato cittadino è ispirata al Pantheon romano. Dal 1857 è poi nato l’Istituto Cavanis Canova, un collegio voluto dal fratellastro dello scultore veneto e destinato inizialmente ai bambini poveri prima di tramutarsi in una scuola. Nel segno di Canova anche la Gipsoteca, museo costruito intorno alla casa natale dell’artista e oggi ricca di gessi, bozzetti e quadri del così detto “Nuovo Fidia”. Per i turisti più appassionati può inoltre risultare interessante tutto il lascito legato alle due guerre mondiali. Da pochi anni è ad esempio stato aperto un tratto delle vecchie trincee adoperate dai soldati tra il 1914 e il 1918, mentre un’altra curiosità vede la presenza di una grande croce commemorativa installata nel 1925 a sud del monte Palon, in posizione sovrastante l’intero comune di Possagno.