Secondo un recente studio condotto dalla biologa Maria Cristina Sacchi, referente del centro di Autoimmunità del Laboratorio di Analisi dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria centro di riferimento del Piemonte Sud-Ovest, alcune persone che hanno ricevuto il vaccino anti covid in tutte le sue dosi possibili, rischierebbero la cosiddetta “tempesta infiammatori”, ovvero, l’attacco degli anticorpi prodotti dallo stesso siero, a cellule e organi, provocando un’infiammazione che porterebbe anche a malattie autoimmuni.



A riportare la notizia è Il Fatto Quotidiano,e al momento lo studio riguarda 77 sanitari che sono stati appunto testati dopo l’insorgere di complicanze post-vaccino. Sul 28.5 per cento del campione “sono comparsi de novo auto-anticorpi antinucleo (Ana)”. Stando all’esperta, come riferisce anche l’edizione online del quotidiano Libero, l’ipotesi più probabile è che l’incremento di questi valori “potrebbe essere correlato al numero di esposizioni al vaccino: infatti dopo le prime due dosi il 7,8% dei soggetti aveva avuto insorgenza de novo degli Ana, e il 20,7% dopo 3 dosi”.



“RISCHIO MALATTIE AUTOIMMUNI POST VACCINO”, LO STUDIO: “POTREBBERO ESSERE TRANSITORI GLI EFFETTI”

In ogni caso, si precisa nello studio della dottoressa Maria Cristina Sacchi, non è scontato sviluppo di una malattia autoimmune: “I dati ottenuti – proseguono – suggeriscono che questi nuovi vaccini a mRna possano essere in grado di indurre un’alterazione dell’assetto autoimmune, ma questi auto-anticorpi potrebbero essere anche solo transitori, infatti, gli stessi possono essere presenti in una parte delle popolazione sana, statisticamente più piccola, negli anziani, e nei parenti di primo grado di pazienti con malattie autoimmuni”.



Risultati che andranno sicuramente approfonditi anche perchè, se ancora molto c’è da scoprire sul covid, lo stesso vale senza dubbio per il vaccino, i cui eventuali effetti collaterali a lungo termine, se mai ve ne fossero, non sono stati appunto testati per via delle necessità di ottenere un siero in tempi brevi. In ogni caso sono molti a chiedere chiarimenti sulla sicurezza dei vaccini, a cominciare dagli Ordini professionale dei farmacisti, alla luce anche di numerosi provvedimento di sospensione di farmacisti e medici, in alcuni casi annullati dai Tribunali amministrativi regionali.