L’Eurostat, l’Istituto di statistica europeo, ha recentemente pubblicato il nuovo report sul tasso di povertà nell’Unione Europea, con i dati per ogni singolo paese. La situazione che emerge è di un generale peggioramento rispetto alle precedenti rilevazioni dell’istituto, in particolare per quanto riguarda la situazione dell’Italia. Infatti, secondo quanto riporta l’Eurostat, nel Bel Paese sono circa il 25% dei giovani tra i 15 e i 29 anni ad essere a rischio povertà, rispetto ad una media europea di circa 20,1% (che scende al 16,8% considerando tutta la popolazione), posizionandoci al quinto posto delle “peggiori”.



I dati sulla povertà dell’Eurostat

Insomma, secondo l’Eurostat l’Italia avrebbe uno dei tassi di povertà più alti in Europa, specialmente per quanto riguarda i giovani. Non che la situazione migliori considerando l’interezza della popolazione, ma in proporzione il dato complessivo appare meno preoccupante, anche e soprattutto se rapportato al resto dei dati degli stati europei. Parlando di numeri, infatti, sono circa 1 su 4 i giovani che rischiano la povertà, intesa come la condizione in cui il reddito netto è inferiore al 60% della media nazionale.



Il dato posiziona l’Italia al quinto posto, dopo la Danimarca, la Grecia, la Spagna e la Romania, il cui stacco comunque è inferiore in generale al punto percentuale. Considerando l’intera popolazione, invece, il tasso tocca la soglia del 16,8%, posizionando l’Italia sotto a Lettonia, Bulgaria, Romania, Spagna ed Estonia. La Repubblica Ceca, guadagna il primo posto, con entrambi i dati che non si avvicinano al 10%. Un altro dato preoccupante in merito alla povertà, stando alle rilevazioni dell’Eurostat, riguarda il tasso di deprivazione materiale e sociale (ovvero l’impossibilità ad affrontare una spesa imprevista, oppure ad acquistare beni e servizi necessari). L’Italia, in questo caso, tocca la soglia del 5,6%, rispetto ad una media europea del 6,1%. La peggiore è la Romania, con il 23,1%, mentre la migliore e l’Austria, ferma allo 0,9%. Complessivamente, il tasso di deprivazione europeo è peggiorato di 0,2 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente.

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