L’ultimo rapporto sulla povertà e l’esclusione sociale stilato da Caritas Italia traccia un orizzonte che potrebbe ben presto diventare tragico, con un aumento significativo dei poveri assoluti, ormai vicini al 10% della popolazione italiana. Complessivamente, infatti, risulta che ormai il fenomeno sia diventato “strutturale e non più residuale come in passato, che ha sempre più i tratti dell’ereditarietà”, ovvero della trasmissione inter-generazionale delle condizioni economiche disagiate, che in Italia è la più alta d’Europa.



La Caritas ha attestato come la povertà assoluta affligga 5,673 milioni di italiani, con un aumento di 357 mila unità rispetto all’anno precedente (che nel caso dell’analisi è il 2021, essendo riferita al 2022), con un’incidenza complessiva del 9,7% (rispetto al 9,1%). Le famiglie che hanno difficoltà economiche sono 2,187 milioni a fronte dei 2,022 del 2021 (165mila nuclei in più), in larga parte distribuiti nel Sud Italia. La povertà, inoltre, colpisce maggiormente gli stranieri (33,2%) rispetto agli italiani (6,4%), ma aumenta ulteriormente se si considerano le famiglie con figli minori (36,1% per gli stranieri e 7,8% per gli italiani). Stranieri che pur rappresentando l’8,7% della popolazione totale, sono anche il 30% dei poveri assoluti in Italia.



Caritas: “L’istruzione è determinate contro la povertà, ma il lavoro non più”

Secondo la Caritas l’istruzione è il principale fattore frenante della povertà, ma contestualmente il lavoro ha perso la sua valenza nel benessere economico, dato che il 47% dei nuclei familiari poveri ha il capofamiglia con una professione stabile. In tal senso, si ritiene che la riforma del Reddito di Cittadinanza potrebbe aver peggiorato la condizione, dato che le attuali misure, il Supporto alla formazione e l’Assegno di inclusione, escludono per via dei loro criteri alcune tipologie di poveri.



Singolare è anche il dato sulla povertà energetica stimato dalla Caritas, che rappresenta l’impossibilità di accedere ad un livello minimo di consumi energetici. Questa, infatti, colpisce il 9,9% della popolazione con una preoccupante tendenza all’aumento soprattutto negli ultimi 10 anni. Inoltre, è stato riportato il dato in merito alle richieste di aiuto o di accesso ai servizi della Caritas, che nel 2022 hanno visto un aumento, anch’esso significativo della povertà dilagante, del 12%. Anche in questo caso sono maggiormente gli stranieri a richiedere aiuto e rappresentano il 59,6% dei beneficiari complessivi. In media la Caritas ha erogato 3,4 milioni di aiuti, pari a 13,5 prestazioni a persona, rispetto alle 6,5 del 2021.