Sono in aumento le persone che nel corso del 2023 si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria, e che sono quindi state costrette a ricorrere al Banco Farmaceutico, ricevendo gratuitamente farmaci e cure. In Italia sono state quasi 430mila le persone che sono state costrette a ricorrere a questo aiuto così come si evince dall’11esimo rapporto “Donare per curare – Povertà sanitaria e donazione farmaci”, citato da TgCom24.it. Coloro che hanno dovuto ricorrere al Banco Farmaceutico sono aumentati del 10 per cento rispetto ad un anno fa, quando erano stati 386mila. Sempre dal rapporto emerge che la spesa farmaceutica totale degli italiani è stata di 22,46 miliardi di euro nel 2022, 2,3 in più più rispetto al 2021.



Di questi 12,5 miliardi di euro sono stati a carico del sistema sanitario nazionale, di conseguenza 9,9 sono stati pagati dalle famiglie, una spesa quest’ultima in aumento di circa 700 milioni di euro. Si tratta di un dato significativo visto che in sei anni, dal 2017 al 2022, la spesa sanitaria farmaceutica a carico delle famiglie è crescita di 1,84 miliardi di euro. “Quest’anno – le parole di Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets – ci preme sottolineare che tante persone in condizioni di povertà non riescono ad accedere alle cure non solo perché non hanno risorse economiche, ma anche perché, spesso, non hanno neppure il medico di base, non conoscono i propri diritti in materia di salute, o non hanno una rete di relazioni e di amicizie che li aiuti a districarsi tra l’offerta dei servizi sanitari”.



POVERTÀ SANITARIA E BANCO FARMACEUTICO: “SENZA GLI ENTI DEL TERZO SETTORE…”

E ancora: “Senza gli enti del Terzo settore (e, in particolare, senza le migliaia di istituzioni non profit, di volontari e di lavoratori che si prendono cura dei malati) non solo l’Ssn sarebbe meno sostenibile, ma il nostro Paese sarebbe umanamente e spiritualmente più povero”.

Le non profit al momento attive nei servizi sanitari in Italia sono ben 12.578 e occupano 103mila persone. Di queste, 5.587 finanziano le proprie attività soprattutto da fonti pubbliche. Alla luce di questi numeri il non profit rappresenta un quinto del totale delle strutture sanitarie italiane, per un valore pari a 4,7 miliardi di euro.