Nel corso della trasmissione “Zona Bianca” di Giuseppe Brindisi, è stata data la parola al cantante Povia che ha spiegato perché avrebbe paura del vaccino: “E’ una situazione schizofrenica. Non c’è niente di scientifico in tutte queste misure. Le istituzioni medico-scientifiche perdono credibilità: un giorno dicono una cosa, il giorno dopo la cambiano. Una dose siamo fuori, due dosi siamo fuori, tre dosi siamo fuori. Secondo me sono fuori e basta”, ha sostenuto ai microfoni della trasmissione di Rete 4. Il cantante ha preso il Covid ma nonostante questo ha deciso che non si vaccinerà: “perché c’ho terrore, non riesco più a credere a quei quattro-cinque medici che sono in televisione, sono diventati più star che medici”.
Incalzato dalla giornalista a dire la sua sui dati e sulle ospedalizzazioni gravi in calo grazie proprio ai vaccini, Povia ha aggiunto: “Ci sono sicuramente meno morti, sono passati due anni, magari sanno un pochettino in più come curarlo, magari questo virus ha perso carica. Magari i morti sono diminuiti perchè dopo due anni voglio sperare che ci abbiano capito qualcosa, che non sia tutto merito di questo santo coso che continuano a chiamare vaccino”.
Povia e la sua idea del vaccino: la replica di Miozzo
Povia è stato chiamato ad esprimersi anche sulla questione del Green Pass: “Ma se la gente si contagia uguale, a che serve?”. Il cantante ha quindi ribadito che non ha alcuna intenzione di vaccinarsi: “Non posso firmare un esperimento… vabbè sta parola non piace… non posso firmare una cosa nuova in via di miglioramento, sollevo da ogni responsabilità le tre cose che sono più importanti che ci stanno parlando da due anni: medici, scienza e Stato. Sono loro i primi responsabili”. Ed in caso di obbligatorietà: “Dovrò andare contro la legge, tanto non tutto ciò che è legale è giusto”.
Dopo le dichiarazioni di Povia, Agostino Miozzo, in collegamento con la trasmissione, è stato incalzato a dire cosa ne pensasse: “Che vuole che le dica? Credo che sia un ignorante e credo che non dovreste nemmeno farlo parlare. Credo che non sia ascoltabile, che dica delle sciocchezze in libertà… che probabilmente aveva oltre che bevuto fatto qualche cosa d’altro”. Il medico ha aggiunto che non essendoci dibattito non può replicare “nei confronti di un ignorante, io non sono minimamente una star”. A pensarla diversamente è stato invece il giurista ed accademico Ugo Mattei: “La Costituzione è un beve comune di tutti e non può essere calpestata in nome di una pandemia”. Povia ha successivamente ringraziato Mattei in un video su Youtube aggiungendo: “Io sono molto triste nell’anima perché questa cosa del vaccino non è più un dibattito tra quelli di destra e di sinistra ma divide intere famiglie ed amicizie, generata ad hoc dal governo con la complicità dei mass media che mettono vaccinati contro non vaccinati, è una rabbia alimentata da governo e mass media”. Povia avrebbe perso la fiducia nelle istituzioni medico-scientifica perché “all’argomentazione si preferisce l’insulto”. L’artista ha smentito di essere stato ubriaco o drogato durante l’intervista ed ha aggiunto: “Se lo fossi stato comunque avrei un problema, e cosa fa un medico? Insulta un malato?”.