I soldi non portano le idee, ma queste possono portare i soldi. Lo sa bene Giuseppe Povia, che ha deciso di chiedere aiuto ai suoi fan su Instagram. Ormai fuori dal giro della grande musica, il 50enne cantautore milanese si offre per concerti chiedendo in cambio solo rimborso spese. In un video pubblicato sui social ha spiegato la sua situazione difficile. «Le idee ti vengono quando non te la passi bene però hai voglia di fare le cose».



Visto il «successo» riscosso l’anno scorso, e tenuto conto del fatto anche è ancora «tagliato fuori dai grandi circuiti, dalla grande concertazione, dai grandi palcoscenici, dai grandi eventi e dai grandi live delle manifestazioni canore», Giuseppe Povia è tornato a proporre concerti privati a rimborso spese. Nel video, che si apre con una breve musica creata dallo stesso artista, senza giri di parole ammette: «Nel mio caso si parla proprio di sopravvivenza». Quello di Povia appare quasi come un grido d’allarme, infatti ha pubblicato tutti i riferimenti per contattarlo.



GIUSEPPE POVIA E L’IDEA DEI “CONCERTI A RIMBORSO”

Giuseppe Povia, che nel corso di alcune interviste in passato ha raccontato di aver avuto problemi con alcol e droghe, ora invece ha a che fare con problemi di natura economica. Il cantante, che a novembre compirà cinquant’anni, ha deciso di lanciare questa idea dei concerti a rimborso spese. Lui porta l’impianto e si occupa di creare «un’atmosfera molto bella, molto calda» con la musica dal vivo. «Voi ci mettete il posto, la gente, oppure un buffet, una cosa molto semplice». L’anno scorso ha realizzato concerti davanti a 500 persone, ma pure alcuni davanti a mille fan come 30. Quindi, ora Giuseppe Povia vuole replicare. «Canto il mio concerto in ben tre atti: canzoni d’amore per sognare, canzoni sociali per riflettere e guardarci negli occhi e anche canzoni d’attualità per simpaticamente arrabbiarci un po’, ma sempre con ironia e aria di festa». Il bello di tutto ciò per l’artista è che «in questo caso non dobbiamo rendere conto a nessuno, anzi. Potete farlo anche in serale, però poi mi offrite la cena. Libertà, vi voglio bene. Grazie, grazie se mi chiamerete».

In un altro post su Instagram invece è andato all’attacco del “sistema”. «Hanno tentato di comprarmi. Gli ho riso in faccia. Se non fai e dici tutto ciò che vuole questo sistema schizofrenico e illogico, sei tagliato fuori. Avrei avuto la vita più facile questo è vero ma meglio libero che piegato». Nell’occasione ha anche condiviso il costo della sua «musica libera»: 15 euro per il disco “Imperfetto“, 25 euro per questo album e quello dal titolo “NuovoContrordineMondiale“, invece con 50 euro si acquista tutta la sua discografia.