Giuseppe Povia è stato ospite negli studi de Non è l’Arena durante la puntata di ieri sera. Nell’occasione ha esternato le sue idee, definendosi un no vax covid, ovvero, non contro tutti i vaccini ma semplicemente contro quello anti coronavirus. Il perchè di tale scelta radicale è spiegata così dallo stesso vincitore del Festival di Sanremo 2006: “Tra le ragioni per cui provo terrore a farmi questo vaccino qua, che continuate a dire che è l’unica via, ci sono anche questi atteggiamenti dei medici. Non è per sdrammatizzare, questo drammatizza perché il medico perde credibilità”. Durante la puntata di ieri si è esibito sulle note del brano “Liberi di scegliere”, un chiaro riferimento al periodo in cui stiamo vivendo, spiegando: “Io non posso mandare all’aria una vita di cure, nella quale ho fatto anche dei vaccini, solo perché non ne faccio uno che mi fa terrore. Io sono un No covid vax e la canzone è totalmente in linea con l’articolo 32 della Costituzione che parla della libertà di scelta”.
“E’ difficile cantare questa canzone in Italia – ha proseguito Povia – perché un tema sociopolitico accende un dibattito e crea una divisione tra il popolo. Io sono un cantautore molto sociale se mi appassionano dei temi cerco di comunicarli in musica”. Giletti ha voluto informare il pubblico che Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, era stato invitato alla serata, ma questi ha rifiutato, e su Twitter il numero uno del think tank milanese ha commentato: “Finché i cretini fanno(eh) Finché i cretini fanno(ah) Finché i cretini fanno boom”, citando un passaggio di “I bambini fanno oh”. La replica di Povia: “Se sono deluso? Sì, è un segnale. Io non porto rancore ma non capisco perché un medico deve abbassarsi a livello dell’hater”. Quindi Giletti ha aggiunto: “Mi ha detto, ma cosa vengo a fare? Tanto Povia ha la sua idea e non riesco a cambiarla”.
POVIA E LA CANZONE DEI VIROLOGI: “COSI’ UNO PERDE CREDIBILITÀ”
Poi Povia è tornato sul rifiuto al vaccino anti covid: “Io sono no covid vax per terrore, incidono anche due cose personali. Due amici hanno subito danni dai vaccini, giocavamo a pallone la settimana prima, due dosi di Pfizer il primo è deceduto e il secondo ha una trombosi alla gamba, ancora non si muove. Non c’è correlazione, non voglio far polemiche però…secondo me c’è. C’è una babilonia psico-medico-scientifica che continua a creare confusione e aggressività”.
Sul finale di intervista Povia si è scagliato contro Bassetti, Pregliasco e Crisanti, autori della canzone natalizia sui vaccini: “Tra le ragioni per cui provo terrore a farmi questo vaccino qua, che continuate a dire che è l’unica via, ci sono anche questi atteggiamenti dei medici. Non è per sdrammatizzare, questo drammatizza perché il medico perde credibilità. Non mi sorprenderebbe se li vedessi al Festival di Sanremo con il nastro verde, perché sarà un Sanremo green, e loro cantassero ‘Si può daaar…’, ciao Massimo me ne vado”.