Giuseppe Povia, il successo e il sogno di tornare a Sanremo: “Ho un progetto importante…”
Il cantante Giuseppe Povia si è raccontato in un’intervista rilasciata a Daniele Priori su Libero, spaziando dalla politica al sogno di tornare a calcare il palco del Festival di Sanremo, toccando argomenti anche delicati. Povia è partito dalla sua ‘missione’ musicale, sottolineando il motivo del suo successo: “Sto vicino alla gente canto anche temi che non canta nessuno. – ha spiegato – Forse per questo mi apprezzano e c’è richiesta. Le feste di piazza sono le più difficili, se conquisti la gente lì, puoi farlo ovunque”.
Il cantante ricorda come molti dei suoi brani tocchino temi molto delicati: “In ‘Luca era gay’ racconto una storia, in ‘Mia sorella’ pure, in ‘Dobbiamo salvare l’innocenza’ denuncio la pratica vergognosa dell’utero in affitto. La Verità del Sanremo 2010 parla di una vita oltre la morte. Il governo non so come la pensi ma che sia più tradizionale non ci sono dubbi”. Conferma dunque che il suo sogno nel cassetto è il ritorno al Festival di Sanremo, da lui peraltro già vinto una volta: “Ci provo da anni. Ho un progetto importante dedicato alle mie due bimbe adolescenti Emma e Amelia ma è solo un sogno. Sono produttore indipendente ed è ancora più difficile rientrare”, ha spiegato.
Povia, il nuovo governo e l’incontro con Silvio Berlusconi: le rivelazioni del cantante
Impossibile non toccare temi come le sue convinzioni politiche e la sua opinione sul nuovo governo. In merito, a chi lo definisce ‘di destra’, Povia replica: “Se cantare in difesa di bambini, lavoratori, libertà, Costituzione, contro la droga e per il bene nazionale vuol dire essere di destra, allora ok. E mi piacciono pure il Governo Meloni e la nuova Rai“. A proposito di politica, Povia dedicò in passato un brano a Silvio Berlusconi, “Era meglio Berlusconi”; la domanda cade proprio sull’ex presidente del consiglio scomparso lo scorso 12 giugno: “Mi è dispiaciuto molto della sua morte. È stato un politico imprenditore molto intelligente con pregi e difetti come tutti”.
Povia ha dunque raccontato un aneddoto riguardante proprio Silvio Berlusconi: “L’ho conosciuto nel 2017 quando ho pubblicato ‘Era meglio Berlusconi’. Mi ha invitato a Palazzo Grazioli e mi ha fatto i complimenti. Abbiamo scambiato qualche battuta breve sull’Italia, sul Milan e sul simpatico colpo di stato subìto nel 2011”. Ritornando invece sul governo attuale: “Questo governo è più vicino alle mie posizioni rispetto ai precedenti“. Povia risponde alle tante accuse di chi lo definisce spesso “complottista”. “Quando chiedo in cosa, non rispondono o linkano profili fake di Povia. Spesso ci casca pure qualche cronista. Quando canto un tema mi documento, come si può pensare il contrario?”.