Povia rompe il silenzio sul Festival di Sanremo 2024
É un Giuseppe Povia senza peli sulla lingua e dal messaggio aspramente critico il protagonista della rivelazione della sua esclusione dal Festival di Sanremo 2024. Incalzato sui quesiti relativi al prossimo Festival della Canzone italiana, condotto e diretto da Amadeus e che tra i primi casi vedrebbe La Sad candidato al possibile rischio di una espulsione, Povia rende notizia della sua bocciatura sanremese. Il cantautore di I bambini fanno ooh, intervistato da Adnkronos, dichiara nel dettaglio di aver proposto una sua nuova canzone alla Commissione festivaliera facente capo al numero uno del Festival di Sanremo 2024, Amadeus, per poi vedersi bloccata la sua candidatura sul nascere.
Sono 14 anni che il cantante non calca il palco dell’Ariston e non tornarci intanto ha per lui l’amaro sapore di una mancata raccomandazione: «Sanremo non è ancora pronto per me e per i miei brani sociali – fa sapere tra le altre dichiarazioni di contestazione all’Adnkronos, uno schietto Povia –. Quest’anno ho fatto più di 110 concerti e il 2024 sarà simile perché ci sono già tante richieste, quindi il gradimento su di me c’è. Tuttavia viviamo un’era dove si devono ascoltare solo canzoni d’amore magari belle ma innocue da non disturbare l’equilibrio culturale e ideologico di nessuno».
La rivelazione della bocciatura sanremese
Nel suo intervento pre-Festival, inoltre, Giuseppe Povia lamenta in modo marcato il diverso trattamento mediatico che lui riceverebbe al confronto con la Big-list dei concorrenti ammessi da anni al Festival: «Nei festival viene perdonato tutto a tutti, mentre a Povia che porta messaggi positivi e sempre con rispetto, no». Che il riferimento sia in particolare al messaggio e ai testi delle canzoni ritenute un’istigazione alla violenza, promosse al Festival, intanto, sembra non dirsi un azzardo.
In carriera Giuseppe Povia ha all’attivo ben quattro partecipazioni a Sanremo: «ho partecipato da solo -chiarisce senza arzigogoli, parlando della sua esperienza di cantautore nella musica made in Italy-, senza appoggi ed è sempre stato difficile entrare, poi dipende dalla volontà delle persone che lavorano al festival». Da qui, e non solo, quindi nasce per il grande assente insieme a LDA al Festival, il sospetto di essere probabilmente un personaggio scomodo e sprovvisto di aiuti influenti che gli consentano di accedere alla kermesse: «Mettici anche che sono un libero battitore, non ho parrocchie e amicizie influenti, non ho potere di scambio, mi autoproduco, non ho mai avuto una major che fa pressioni e neanche la voglio -aggiunge perentorio- e infine ho le mie idee e le espongo spesso con canzoni e dichiarazioni quindi capirai…”. Infine, non manca il parallelo tra la sua musica e quella dei promossi all’upgrade di Big di Sanremo 2024: “Senza nulla a togliere alle tante canzoni in gara, il “fattore Povia”, che mi tiene fuori dal festival da quasi 15 anni non dipende dalla canzone brutta o bella, anche se è più facile far pensare questo».