Anche Povia ha detto la sua sul Recovery Fund, l’accordo raggiunto nella giornata di ieri a Bruxelles e che permetterà all’Italia di ottenere 209 miliardi di euro. Il cantante si è mostrato decisamente polemico nei confronti di questa intesa, spiegando: “L’accordo sul Recovery Fund dopo 4 giorni e 4 notti – dice in un video pubblicato su Youtube che potete trovare qui sotto – prevede un aiuto di tutti gli stati dell’Unione Europea con 750 miliardi di euro, di questi 750, 390 sono a fondo perduto ma in realtà non è vero perchè alla fine facendo il calcolo non è proprio così. A noi spetteranno circa 209 miliardi, ovviamente spalmati negli anni, non subito”. Povia lamenta una certa rigidità nello spendere questi denari: “I soldi del Recovery Fund l’Italia li dovrà spendere per le cose che dicono a Bruxelles, e se non lo si fa verrà messo il freno di emergenza, con l’obiettivo di farci fare riforme che vogliono loro. Questi soldi dicono siano a fondo perso ma in realtà non lo sono: ogni anno l’Italia mette 15 miliardi nel bilancio europeo e di conseguenza dovrà metterne di più per tenere in vita il fondo. Alla fine dell’anno ci resterà meno di zero, e anche se qualcosa ci resterà dovremo spenderlo come dicono loro”.
POVIA: “DOBBIAMO USCIRE DALL’EURO”
Il cantante fa quindi il paragone con altre realtà che emetto soldi: “Dovete sapere che la famigerata Banca Centrale Europea, colei che crea euro e mette euro come e quando vuole, non ha bisogno di fare grandi riunioni ai tavoli e chiedere il permesso a qualcuno, e infatti ha stanziato 1350 miliardi così dal nulla. La Gran Bretagna emette soldi a fondo perso a chiunque abbia una piccola attività, 25mila euro soprattutto per le attività bloccate, inoltre regala 10mila euro se hai qualche attività, e nessuno deve restitutire nulla, lo stato britannico lo fa attraverso la propria banca centrale”. L’Italia sarà assoggettata al volere della Commissione Europea nei prossimi anni: “Per far ripartire l’Italia servono almeno 300 miliardi di euro – prosegue Povia nella sua disamina – sicuramente sarà tutto al contrario, quindi nei prossimi anni saremo ancora in mano alla Comissione Europea, che avrà ancora più potere, il famoso cappio al collo che diventa più stretto: il governo Monti non è mai finito, cambiano solo i giocatori”. Il cantante conclude il suo intervento spiegando: “Finchè avremo una classe politica che ci fa credere che stanno lavorando per il nostro bene, quando invece svendono te e il futuro dei tuoi figli a Bruxelles, non cambierà nulla. La soluzione è sempre la stessa: con un carico di economisti e di un magistrato in carica, uscire da questo euro e soprattutto dai trattati”.