Nella giornata di oggi a Pozzuoli, in provincia di Napoli, un bus turistico è stato diretto, in retromarcia, contro il cancello della sede del Comune in via Tito Livio, sfondandolo. Un episodio ripreso dalle telecamere di sorveglianza e che ha richiesto l’intervento immediato, oltre che delle forze dell’ordine, anche dei Vigili del Fuoco, dato che il conducente, poco prima di darsi alla fuga, ha incendiato il mezzo. Immediata la risposta del sindaco di Pozzuoli, che ha condannato l’attacco che definisce vile, sottolineando che non si piegherà davanti alla criminalità. Ancora in corso le ricerche del conducente del bus incendiato, mentre il titolare dell’azienda e proprietario del mezzo si è detto estraneo all’accaduto.
Il sindaco di Pozzuoli: “Vile attacco contro le autorità”
Insomma, le indagini sul bus che ha sfondato il cancello del comune di Pozzuoli sono ancora in corso, ma appare già piuttosto evidente che non si sia trattato di un incidente. Commentando l’accaduto, il sindaco Luigi Manzoni ha condannato l’attacco che definisce “vile e violentissimo contro le istituzioni e contro l’intera città”. Interrogato dagli inquirenti, il proprietario del mezzo e dell’azienda per cui circolava non era al corrente né del gesto, né di aver subito il furto dei veicolo.
“Attendiamo l’esito delle indagini”, ha detto ancora il sindaco di Pozzuoli, “peraltro già iniziate, con piena e totale fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine e della Magistratura ma chiunque sia il responsabile e qualunque sia la motivazione, deve essere chiaro che questa amministrazione e questa comunità non cederanno mai al ricatto della violenza“. Il primo cittadino ha, poi, promesso di denunciare l’autore del gesto, sottolineando ancora una volta che “non arretreremo di un millimetro nella lotta alla criminalità”, condivisa a suo dire da tutti i cittadini di Pozzuoli. Carlo Marino, sindaco di Caserta e presidente di Anci Campania, invece, in una nota ha definito l’accaduto “inquietante e torbido”, chiedendo alle forze dell’ordine un’azione rapida per individuare e punire i colpevoli del gesto che mina “le istituzioni comunali e i suoi rappresentanti”.