L’ex musicista dei Fugees Prakasrel “Brass” Michael, noto anche come Pras Michael, è stato giudicato colpevole di spionaggio in favore della Cina. Come si legge sul sito di Repubblica l’artista avrebbe ricevuto più di 100 milioni di dollari dal miliardario malese Joe Low, per cercare di influenzare la politica degli Stati Uniti, permettendo l’accesso allo stesso Low e alla Cina ai più alti livelli dell’amministrazione a stelle e strisce. In totale sono 10 i capi d’accusa per cui Pras Michael è stato giudicato colpevole e ora lo stesso rischia fino a 20 anni di carcere.



Secondo quanto emerso, di fatto l’artista è risultato essere un agente straniero non registrato, e avrebbe mentito alle banche e manomesso testimoni, in ogni caso il suo avvocato, David Kenner, ha fatto sapere che ricorrerà in Appello: “Non è finita”, ha spiegato “Sono molto fiducioso che alla fine vinceremo questa causa”. Un nuovo processo mediatico negli Stati Uniti anche perchè fra i testimoni vi era Leonardo Di Caprio, star indiscussa di Hollywood, nonché l’ex procuratore generale degli Stati Uniti Jeff Sessions.



PRAS MICHAEL CONDANNATO PER SPIONAGGIO: LE ACCUSE VERSO IL MALESE LOW

Secondo quanto spiegato dal giudice, il musicista, vincitore anche di un Grammy Award, avrebbe di fatto portato l’influenza cinese negli Stati Uniti, e ovviamente in maniera illegale, in particolare durante le amministrazioni dei presidenti Barack Obama e Donald Trump tra il 2012 e il 2017.

Il malese Low, con cui Michael avrebbe fatto affari, è invece accusato di aver rubato 4 miliardi di dollari dal fondo sovrano della Malesia; al momento risulta essere ricercato dal governo degli Stati Uniti e pare che lo stesso abbia finanziato il film cult del 2013 The Wolf of Wall Street attraverso il denaro “sporco”, e a questo si deve la presenza di Di Caprio in tribunale. Michael ha ammesso di aver ricevuto dei pagamenti dal signor Low, ma pensando di agire all’interno della legge degli Stati Uniti. Una vicenda decisamente particolare: vedremo come evolverà.