Proseguono le indagini a Prato sui presunti abusi su minori: per ora si concentrano sulla possibilità che ci siano altre vittime e altre persone eventualmente coinvolte in questo sistema di abusi di giovani fragili. Lo riporta La Vita in Diretta, che ha sentito Gianni Rossi, il direttore delle comunicazioni sociali della diocesi di Prato, per le ultime notizie: «È stata raccolta la deposizione della presunta vittima e dell’accusato, oltre a diverse testimonianze. Stanno per scadere i termini perché l’accusato possa portare testimonianze a suo favore». Pochi giorni fa, come riportato da Il Tirreno, la squadra mobile ha eseguito una serie di perquisizioni sugli indagati e nei luoghi dell’ex associazione. Sarebbero stati acquisiti alcuni indizi importanti, ma da parte della procura c’è la massima cautela. Intanto Gianni Rossi spiega la reazione del vescovo: «Ha detto che la prima preoccupazione è la verità, per questo quando la presunta vittima si è presentata da lui ha aperto un processo penale canonico e, senza attenderne le conclusioni, si è recato in procura per offrire la massima collaborazione all’autorità giudiziaria. Ieri il vescovo dopo le prime notizie di stampa ha diramato un comunicato e ha tenuto una conferenza stampa». (agg. di Silvana Palazzo)
PRESUNTI ABUSI A PRATO, VESCOVO: “VICENDA DI GRANDE DOLORE”
A Storie Italiane su Rai Uno si parla del caso venuto a galla nella giornata di ieri, circa delle presunte violenze sessuali da parte di nove religiosi avvenute in un’ex comunità di Prato. Il procuratore invita tutti alla cautela prima di condannare qualsiasi persona, sottolineando come i presunti abusi su due minorenni siano ancora da dimostrare. Nel contempo il programma della tv pubblica ha mandato le parole del vescovo di Prato, colui che già tempo fa aveva denunciato andazzi strani, una volta venuto a conoscenza dei fatti: “Tutta questa vicenda – le parole del vescovo che ha convocato una conferenza stampa subito dopo che la questione è divenuta pubblica – indipendentemente da come andrà a finire, è un’occasione di grande dolore, vedendo la sofferenza in tutta la società. So come ci siamo mossi noi – ha aggiunto – rispondendo ad un bisogno di verità che andava cercata e scoperta, e che andrà evidentemente fatta conoscere. Spero che questo possa avvenire in un clima di collaborazione con l’autorità civile, noi siamo a disposizione”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PRATO, PRESUNTI ABUSI SU MINORI: 9 RELIGIOSI INDAGATI
Nove persone dell’ex dell’ex comunità “Discepoli dell’Annunciazione” di Prato, sono finite sotto indagine della procura locale per presunti abusi sessuali su minori. Come riferisce l’edizione online di TgCom24, si tratta di cinque sacerdoti, tre religiosi e un frate. Le presunte vittime degli abusi sarebbero invece due fratelli, affidati dai genitori alla comunità suddetta, e all’epoca dei fatti dei minorenni. Stando a quanto specifica La Nazione, dalle dichiarazioni dei due sarebbe scaturita un’inchiesta, e in base alla loro versione i fratelli sarebbero stati abusati per anni all’interno della comunità nelle due sedi di Prato e della provincia di Lucca. Tra l’altro la comunità è stata soppressa ufficialmente dal Vaticano un mese e mezzo fa, a causa di alcuni problemi come “forti perplessità sullo stile di governo del fondatore e sulla sua idoneità nel ricoprire tale ruolo”. Altre persone ascoltate dagli inquirenti, oltre ai due fratelli, avrebbero fornito testimonianze che avrebbero indotto le forze dell’ordine a vederci più chiaro.
PRATO, ABUSI SU MINORI: INDAGINI IN CORSO
Otto dei nove indagati avrebbero abusato di uno dei due fratelli nel periodo 2008-2016, sia nella sede pratese che in quella di Calomini, approfittando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica. Lo stesso ragazzino sarebbe stato costretto a compiere atti sessuali anche con più persone. L’altro indagato avrebbe invece abusato dell’altro fratello, anch’egli minorenne all’epoca dei fatti risalenti al periodo 2009-2012. L’indagine sembrerebbe essere solo all’inizio in quanto le vittime potrebbero essere altre, ed inoltre, i due fratelli avrebbero raccontato della presenza di altri adulti, le cui identità devono ancora essere accertate. I fatti erano già stati denunciati lo scorso dicembre dal vescovo di Prato, Giovanni Nerbini, che si era recato di persona presso la procura dopo essere venuto a conoscenza di situazioni sospette.