Si tiene anche quest’anno a Loano in provincia di Savona l’edizione del Pre Meeting, un appuntamento annuale in cui vengono presentate le tematiche della kermesse romagnola internazionale che si terrà dal 20 al 25 agosto. Il tema di quest’anno è “Il coraggio di dire io” e rappresenta il ritorno in presenza dopo che la passata edizione causa emergenza Covid era stata effettuata tramite incontri online. Il Pre Meeting di Loano è stato creato dall’Associazione Cara Bealtà, parole che fanno riferimento all’inizio di una poesia di Giacomo Leopardi che don Luigi Giussani, fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione amava ripetere durante le sue lezioni quando era insegnante di religione al Liceo Berchet di Milano. Il Pre Meeting di Loano si è aperto ieri 7 luglio con un incontro con Bernhard Scholz Presidente della Fondazione Meeting di Rimini, Emilia Guarnieri docente già Presidente Fondazione Meeting Rimini e Giovanni Toti Presidente Regione Liguria. Prosegue fino all’11 luglio e vedrà fra gli altri la partecipazione di don Julián Carrón Presidente della Fraternità di CL e Giorgio Vittadini Presidente Fondazione Sussidiarietà.
Oggi 8 luglio il programma prevede un incontro con il redattore de ilsussidiario.net e scrittore Paolo Vites e Walter Muto, giornalista e musicista, alle ore 18 e 30, dal titolo “Il grido del rock”. L’incontro verrà trasmesso online dal sito del quotidiano ilsussidiario.net e avrà tema quella grande espressione del cuore dell’uomo che, insieme alle tante altre sue manifestazioni artistiche, ha espresso in modo straordinario le esigenze primarie che lo formano: desiderio di giustizia, di felicità, di bellezza. Come diceva Agostino d’Ippona, nei suoni e nella musica si intravvede il riflesso di una armonia primordiale dell’anima che porta con sé una nostalgia infinita della nostra creazione, riconducendoci al desiderio di Infinito. Tante canzoni rock hanno avuto il merito, in modi misteriosi, di squarciare questo velo e portare in evidenza la ferita del cuore dell’uomo. Come cantava il poeta e musicista canadese Leonard Cohen, “C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che passa la luce”. L’incontro prevede anche un breve concerto con una selezione di canzoni scelte appositamente a cura di Walter Muto