“Il coraggio di dire Io” e la “speranza” che può emergere anche dalle macerie della pandemia economica, umana, sociale e culturale: si parla di questo oggi all’incontro in serata (ore 21) al Pre Meeting di Loano (7-11 luglio) organizzato dal Centro Culturale Cara Beltà in collaborazione con il Meeting per l’amicizia fra i popoli, che quest’anno giunge alla sesta edizione. Nell’incontro dal titolo “C’è speranza” dialogheranno don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, e Costantino Esposito, ordinario di Storia della filosofia e Storia della metafisica presso l’Università di Bari. La “speranza” di riscoprire la propria umanità e il proprio desiderio anche nei tempi complessi che stabilmente viviamo da oltre un anno e mezzo. Un tema tutt’altro che “filosofico” in senso astratto, teorico: il dialogo tra i due ospiti del Pre Meeting metterà al centro le tematiche già presenti nell’ultimo volume di Don Julian Carrón dal titolo, per l’appunto, “C’è speranza? Il fascino della scoperta”.
«Un imprevisto è la sola speranza», diceva Montale e nella storia dell’umanità, spiega ancora il sacerdote spagnolo, «è risuonato l’annuncio di questo imprevisto che ha fatto sussultare i primi che incontrarono Gesù». Da quel momento il seme della speranza è entrato nel mondo riaccendendo anche davanti ai drammi più imprevedibili quell’ardore non spiegabile razionalmente: nella guerra, nelle difficoltà, nella pandemia, è possibile oggi affermare che vi sia “speranza” senza passare per pazzi o “buonisti”? Ricordiamo che questo incontro come tutti gli altri del Pre Meeting di Loano, verrà trasmesso online dal sito del quotidiano ilsussidiario.net a partire dalle ore 21.