Indagine per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Procede in questo modo la procura di Verbania in seguito all’incidente della funivia di Stresa-Mottarone. «Dobbiamo verificare anche la fattispecie dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto», ha precisato il procuratore Olimpia Bossi dopo il sopralluogo. L’intera area è stata posta sotto sequestro: «Cominceremo dai rilievi tecnici per accertare le cause dell’incidente». Intanto a La7 è intervenuta la sindaca Marcella Severino, visibilmente affranta per la tragedia: «Noi ci poniamo con la massima trasparenza e collaborazione. Domattina porteremo tutta la documentazione. Il bando per i lavori fu fatto da Regione Piemonte e furono investiti diversi milioni di euro», ha detto a Non è l’Arena di Massimo Giletti in merito alla vicenda dei lavori.



Poi con fatica ha ricostruito quanto ha visto dopo che è accorsa sul posto. «Ho trovato uno scenario devastante. La cabina era accartocciata contro degli alberi. Delle persone sono state sbalzate fuori dall’abitacolo, quasi tutte giovani. Da mamma mi ha colpito vedere scarpette di bambini. Ho visto un bambino che è stato portato via con l’elicottero. Il bambino di 2 anni era nella cabina. È stata una cosa veramente brutta, per me e tutti i soccorritori. Non potevamo che constatare il disastro».



Per fare chiarezza sulle cause della tragedia sarà utile la scatola nera di cui è dotato ogni impianto, anche perché rileva i dati della velocità del vento, che oggi sul Mottarone era forte, secondo quanto spiegato dalla redazione di Massimo Giletti. Secondo Roberto Marchioni, comandante dei vigili del fuoco di Stresa, sarebbe dovuto scattare il sistema di sicurezza che deve sostituirsi alla fune trainante se subisce un danneggiamento. Una delle ipotesi investigative emerse nello studio è che non abbia funzionato la ganascia frenante.(agg. di Silvana Palazzo)

FUNIVIA MOTTARONE: 4 FAMIGLIE UCCISE

Sono state rese note le identità delle 14 vittime che hanno perso la vita (anzi, delle 13 visto che sul bimbo morto in ospedale a Torino ancora sono in corso gli iter di riconoscimento essendo arrivate già non cosciente in pronto soccorso al Regina Margherita): 2 bambini, coppie di fidanzati, turisti italiani e stranieri. Un bilancio drammatico mentre la Procura di Verbania ha subito disposto il sequestro dell’intera struttura della funivia che collega Stresa a Mottarone (qui la dinamica dell’incidente e le possibili cause). L’altro bimbo di 5 anni resta in condizioni critiche, come spiegato dai medici che lo hanno operato e hanno riferito che era cosciente. In lacrime il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio lasciando il luogo della tragedia dopo il sopralluogo di questo pomeriggio: «Doveva essere la domenica della ripartenza, eravamo pieni di speranze. Guardavamo alla zona bianca, all’estate e al sorriso. Adesso quel sorriso non c’è più. Siamo distrutti… Sono un papà. E quando vedi che mettono in una bara il corpo di una mamma con il suo bambino..». Sono in tutto 4 le famiglie stroncate dall’incidente, secondo quanto riportato dalle fonti delle autorità locali a Rai News24.



FUNIVIA MOTTARONE: MORTO BAMBINO DI 9 ANNI

Non c’è l’ha fatta il bambino di 9-10 anni finito in gravissime condizioni all’ospedale di Torino dopo l’incidente della funivia Stresa-Mottarone. A dare la triste notizia è stato Sky Tg24, spiegando che il piccolo non è sopravvissuto alle gravi ferite riportate in seguito alla caduta della cabina. Non è peraltro l’unico bambino tra le vittime della tragedia. Al momento, dunque, il bilancio sale a 14 morti e un ferito, il bambino di 5 anni circa che è in prognosi riservata, in pericolo di vita. «Il bambino più piccolo, di 5 anni circa, che è arrivato cosciente e parlava italiano, ha diverse fratture che stanno cercando di stabilizzare in sala operatoria», aveva dichiarato Giovanni La Valle, direttore sanitario della Città della Salute di Torino, ai microfoni di Sky Tg24. A proposito delle condizioni di salute del bambino di 9-10 anni che è morto, aveva spiegato che la sua situazione era decisamente complessa, in quanto aveva avuto due arresti cardiaci, il primo mentre lo stavano portando a fare un esame.

Inoltre, aveva parlato di un grave quadro di politrauma cranico-toraco-addominale con fratture. La speranza ora è rivolta tutta all’unico sopravvissuto, che sta lottando tra la vita e la morte: «Quando c’è una prognosi riservata sono fondamentale in genere 72 ore, in questo caso le prossime 12 sono dirimenti». Infine, ha smentito che vi siano altri feriti. (agg. di Silvana Palazzo)

FUNIVIA STRESA MOTTARONE: IMPIANTO SEQUESTRATO

La procura di Verbania ha sequestrato l’impianto di risalita Stresa-Mottarone dopo il disastro della funivia, con una cabina che è precipitata in seguito al cedimento di una fune. Intanto i carabinieri fanno sapere che si è staccato un cavo portante all’altezza dell’ultimo pilastro, mentre gli altri sono intatti. Non sono buone le notizie che riguardano le condizioni di salute dei bambini sopravvissuti all’incidente. L’ospedale di Torino ha fatto sapere che le loro condizioni sono critiche. In particolare, il più piccolo, di 5 anni, in questi minuti è sottoposto ad un intervento chirurgico per le ferite riportate agli arti inferiori, secondo quanto riportato da Sky Tg24. L’obiettivo dei medici è quello di stabilizzare le sue condizioni, mentre l’altro bambino è in prognosi riservata.

Matteo Gasparini, responsabile del soccorso alpino della provincia di Verbania, come riportato da La Stampa, ha spiegato che ci sarebbero dei turisti tedeschi tra le vittime. Si registra poi un altro incidente, quello di un camion dei vigili del fuoco che si è ribaltato salendo in vetta, ma fortunatamente non ci sono feriti. (agg. di Silvana Palazzo)

FUNIVIA STRESA MOTTARONE: 13 MORTI E 2 FERITI

Sono 13 le vittime e 2 i feriti del disastro avvenuto sul Mottarone, nella zona di Stresa. A fornire il bilancio dell’incidente della funivia la Protezione civile. Secondo il soccorso alpino di Verbania tra i morti ci sarebbero anche turisti tedeschi. I feriti sono due bambini di 9 e 5 anni. Uno dei due è stato intubato e sottoposto ad un massaggio cardiaco di 6 minuti al pronto soccorso dell’ospedale Regina Margherita di Torino, mentre l’altro è in prognosi riservata in Rianimazione. Intanto sul luogo dell’incidente lavorano le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico insieme a Vigili del Fuoco e Carabinieri. La capacità di trasporto della cabina è di 35 persone, ma sarebbero state 16 quelle presenti. Sul luogo dell’incidente anche la sindaca di Stresa, Marcella Severino: «I testimoni hanno visto la cabina arretrare velocemente e poi all’altezza del pilone si è scarrucolata ed è stata sbalzata giù».

«Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa – Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari», queste le parole del premier Mario Draghi. Invece il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha espresso profondo dolore per le vittime e grande apprensione. (agg. di Silvana Palazzo)

FUNIVIA STRESA MOTTARONE “CABINA ACCARTOCCIATA”

«I testimoni hanno sentito un fischio, poi hanno visto precipitare la fune». Comincia così il racconto di Marcella Severino, sindaco di Stresa, ai microfoni del Tg1 in occasione dell’edizione straordinaria per la tragedia avvenuta quest’oggi. «La cabina ha fatto due o tre balzi. I morti sono stati tutti sbalzati fuori, ce n’erano 5 nella cabina». Il bilancio di 12 vittime e 3 feriti, di cui due bambini non trova conferma nelle indiscrezioni de La Stampa, secondo cui i morti sarebbero 13 e uno solo il ferito, quindi i passeggeri sarebbero 14 e non 15. Un’altra circostanza da verificare, infatti si sta cercando un’altra persona all’interno della cabina, forse è questa l’altra vittima trovata. A proposito delle condizioni dei bambini, stando a quanto riportato dall’inviato di Domenica Live, forse sarebbero rimasti schiacciati sotto la cabina precipitata. Uno ha 5 anni circa, è arrivato in lacrime e disperato ma cosciente, con un politrauma cranico-addominale e frattura agli arti inferiori. Invece l’altro bambino, di 9 anni circa, versa in condizioni più gravi in quanto è intubato. Negli ultimi minuti è emerso anche che è stato rianimato e che ora lo stanno sottoponendo ad una Tac.

«Siamo sconvolti per l’incidente avvenuto oggi sulla funivia Stresa-Mottarone. Ci stringiamo forte alle famiglie delle vittime e preghiamo per i due bambini feriti con ogni speranza possibile nel cuore. È una tragedia enorme che ci toglie il fiato. La Protezione civile regionale è sul posto per aiutare i soccorsi e dare tutto il proprio sostegno». Queste le parole di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, in viaggio verso Stresa col vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore ai Trasporti e alla Protezione civile Marco Gabusi. «Si tratta di un evento drammatico. Avviate le procedure per istituire una Commissione su quanto accaduto e iniziate le prime verifiche sui controlli eseguiti negli anni sull’impianto», ha aggiunto Enrico Giovannini, ministro Infrastrutture e Trasporti. La funivia Stresa-Mottarone era stata riaperta il 24 aprile dopo il secondo lockdown. Era stata sottoposta a lavori di ristrutturazione nel 2016. In quell’occasione fu eseguita una magnetoscopia sulle funi, un esame per verificarne la tenuta. Le cabine invece furono smontate, ricondizionate e rimontante con impianto acustico e videocamera di sorveglianza. Lavori che nel complesso costarono 4,4 milioni di euro, finanziati dalla Regione Piemonte, dal Comune di Stresa, e dalla società di gestione.

«L’impianto era assolutamente sicuro, era stata fatta la revisione generale, quindi un ciclo di manutenzione completo. Ora bisognerà capire cosa realmente è successo, fare ipotesi oggi non va bene per il rispetto alle vittime», ha dichiarato Valeria Ghezzi, presidente di Anef, l’Associazione Nazionale Esercenti Impianti a Fune. «La cabina della funivia è caduta da un punto relativamente alto, rotolando poi su un fianco e terminando la propria corsa sul limitare di un bosco. Ora appare sostanzialmente distrutta a terra quasi completamente accartocciata, quindi la caduta è stata evidentemente significativa», il racconto invece di Walter Milan, portavoce del Soccorso Alpino, in diretta con Rainews 24. (agg. di Silvana Palazzo)

FUNIVIA STRESA-MOTTARONE: DUE BAMBINI GRAVI

Continuano ad arrivare aggiornamenti dal Piemonte, dove una funivia che collega Stresa a Mottarone è precipiata all’ora di pranzo. Il bilancio purtroppo si sta aggravando, perché le vittime sarebbero 12. Stando a quanto riferito dal sindaco di Arona, citato da Domenica Live, erano 15 le persone a bordo della funivia. Ci sono due bambini di 9 e 5 anni che sono stati trasportati all’ospedale di Torino in codice rosso: sono in condizioni gravissime. La tragedia sarebbe avvenuta a 300 metri dall’arrivo. La funivia, riaperta solo un mese fa (24 aprile) dopo il blocco legato alle misure imposte per la pandemia Covid. Non si esclude che i bambini siano stati protetti dai genitori con il loro corpo, ma al momento si tratta solo di una ipotesi.

Del resto, sono tantissimi gli aspetti di questa tragedia ancora da chiarire. A partire dalle cause dell’incidente. La cabina della funivia si è schiacciata dopo un volo di diverse decine di metri in un bosco con alberi molto alti, quindi si tratta di un luogo difficile da raggiungere anche dai soccorritori. Inoltre, erano uno dei punti più alti del tratto. (agg. di Silvana Palazzo)

FUNIVIA STRESA-MOTTARONE: PRECIPITA CABINA

La fune si è spezzata quando la cabina era a neanche 100 metri dall’arrivo e il vuoto li ha inghiottiti: tragedia tremenda in Piemonte con la funivia Stresa-Mottarone precipitata nel vuoto questa mattina. Da poco rientrata in funzione dopo lockdown e riaperture, la storica funivia che collega il Lago Maggiore e l’Alpe Mottarone ha subito il terribile incidente mentre a bordo di una cabina – l’unica coinvolta – vi erano forse 11 persone.

Secondo le ultime notizie in arrivo dal luogo della tragedia, sarebbero almeno 9 i morti con purtroppo anche 2 bambini trasportati in codice rosso a Torino, sono in gravi condizioni. Il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sta intervenendo sul Mottarone, nella zona intorno a Stresa (Vb) dove si è staccata la cabina della funivia: sul posto sono state inviate 2 eliambulanze 118 e le squadre a terra. Come scrive “La Stampa” nelle sue ultime notizie, un camion dei vigili fuoco si è addirittura ribaltato mentre saliva in vetta, ma non ci sono feriti per fortuna. Tutte chiuse le strade che portano in vetta per permettere ai soccorsi di intervenire più celermente.

TRAGEDIA SUL MOTTARONE: COS’È SUCCESSO

La seggiovia raggiunge la quota di 1.490 metri in vetta, con lo spettacolare panorama del Mottarone e del Lago Maggiore: l’impianto con fune è entrato in servizio il 1 agosto 1970 ma da pochi anni era stata rimessa a nuovo da un profondo lavoro di ristrutturazione. Non è chiaro ovviamente cosa possa essere successo in quegli attimi tremendi, purtroppo un dato è certo: quando la cabina era a quasi 100 metri dall’ultimo pilone prima dell’arrivo al Mottarone, la fune si è spezzata facendo precipitare la funivia. Sono partite 2 eliambulanze del 118 ma le condizioni impervie del luogo rendono ancora difficili i soccorsi locali: la corsa in tutto dura circa 20 minuti e proprio quando stava per arrivare la cabina che collega Stresa e Mottarone è accaduto il misfatto. Dopo il lockdown la funivia era stata riaperta ufficialmente il 24 aprile scorso ma questa era una delle prime domeniche – complice la bella giornata di sole – con molti turisti che dal Maggiore salivano in vetta per godersi il panorama.