Ha suscitato clamore e provocato numerose reazioni dal mondo della politica, la decisione del comune di Predappio di non sovvenzionare il “Treno della memoria”, il viaggio organizzato ogni anno dal 2011 ad oggi, per visitare Auschwitz e i luoghi della Shoah. Sulla vicenda si è espressa anche il primo cittadino di Roma, Virginia Raggi, che ha affidato il proprio pensiero a Twitter: “Senza memoria non c’è futuro – esordisce il sindaco della capitale – invito gli studenti delle scuole di Predappio a partecipare al prossimo viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale”. Raggi è stata protagonista proprio recentemente (è tornata mercoledì), dal Viaggio della Memoria, attraverso il quale ha visitato i luoghi della Shoah assieme alla comunità ebraica romana, nonché alla fondazione Museo della Shoah, e a ben 145 tra studenti e insegnanti romani. “Agli studenti delle scuole di Predappio – ha aggiunto la Raggi – non deve essere negata l’opportunità di conoscere il passato per evitare che quegli orrori si ripetano. @Roma invita rappresentanza studenti Predappio al prossimo viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ZINGARETTI SULLA DECISIONE DI PREDAPPIO DI DIRE NO AI FONDI PER IL TRENO DELLA MEMORIA: “CHE PENA”
Predappio nel caos: bufera sul Comune romagnolo, reo di aver negato i fondi per la visita ad Auschwitz. «Il treno della Memoria è di parte», le parole del sindaco Roberto Canali: Anpi e forze politiche di Sinistra sul piede di guerra. «A me sembra di sognare, è un incubo: non me lo aspettavo da un sindaco che reputo moderato e non certo un facinoroso», le parole del presidente provinciale Anpi Miro Gori. Pd su tutte le furie, con il deputato Emanuele Fiano che pagherà i contributi per la visita nel campo di concentramento. L’annuncio è stato dato dal segretario Pd Nicola Zingaretti: «Che pena, è il frutto avvelenato prodotto da una destra che condanna l’antisemitismo solo a parole. Orgoglioso di Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico che pagherà il viaggio per gli studenti. Io, da amministratore, ho organizzato più di 10 viaggi della Memoria con più di 6 mila studenti e prepariamo il prossimo Viaggio per più di 500 ragazze e ragazzi. Un progetto che continueremo a portare avanti, con ancora più decisione». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PREDAPPIO, NO A CONTRIBUTI PER VISITA AD AUSCHWITZ
Scoppia la polemica dopo la decisione del comune di Predappio di negare il proprio contributo alla partecipazione di un cittadino del paese in provincia di Forlì e Cesena, al progetto Promemoria Auschwitz-Treno della Memoria. “Il Treno della Memoria va in un’unica direzione, è di parte – fanno sapere dall’amministrazione comunale – non collaboriamo: quando i treni faranno soste anche alle foibe e nei gulag ci ripenseremo”. La denuncia è arrivata da parte dell’associazione GenerAzioni in Comune che ha deciso di pagare di tasca sua il contributo al ragazzo di cui sopra, come riportato dall’Huffington Post: “Il Comune di Predappio nega un contributo alla partecipazione di ragazzi predappiesi al progetto Promemoria Auschwitz-Treno della Memoria. Così la nostra associazione copre la quota mancante di 370 euro per consentire il percorso di studi ad uno studente”.
PREDAPPIO NEGA CONTRIBUTO AL TRENO DELLA MEMORIA: LE PAROLE DEL SINDACO
Il progetto in questione coinvolge gli studenti delle scuole di Predappio dal 2011, con l’aiuto dell’amministrazione comunale nonché di altre associazioni del territorio, e permette di visitare il campo di stermino di Auschwitz. Quest’anno avevano aderito solo due ragazzi, e una parte della quota è stata coperta da Anpi Forlì-Cesena, mentre l’altra parte doveva essere compensata dal Comune, che però ha rifiutato con la motivazione di cui sopra. Per cercare di fare chiarezza è intervenuto il sindaco di Predappio, Roberto Canali, che attraverso le pagine del Resto Del Carlino ha fatto sapere: “Non siamo contrari al Treno della Memoria o al far conoscere i campi di sterminio nazisti, fra cui Auschwitz, ma al fatto che questo treno vada in un’unica direzione, cioè solo verso Auschwitz. La storia va conosciuta tutta e non solo quella di parte. La conoscenza della storia di parte non può essere finanziata con i soldi pubblici. Noi preferiamo non collaborare – ha poi aggiunto all’agenzia Agi – con gente che vuole fare solo una certa memoria dimenticando tutte le altre. Quando i treni faranno soste anche alle foibe e nei gulag ci ripenseremo”.