Il predicatore evangelico Jim Bakker, negli Usa molto noto grazie alla televisione, è sotto accusa per avere venduto una falsa cura per il Coronavirus ma si difende sostenendo che è il suo modo di esercitare la libertà religiosa. Il caso fa discutere molto: già a marzo Jim Bakker fu accusato dallo Stato di New York ma anche dalla Food and Drug Administration di vendere una “Silver Solution” (soluzione d’argento) che il suo show televisivo proponeva come una cura per il Coronavirus.



Non solo, perché questa Silver Solution funzionerebbe anche contro le malattie veneree, SARS e HIV, una sorta di miracolo creata da Dio stesso in Paradiso. La Silver Solution è presto sparita dal sito web di Jim Bakker, che ne ha preso le distanze affermando anche che personalmente non ha mai detto che curerebbe il Coronavirus – in effetti la descrizione degli effetti era affidata alla naturopata Sherill Sellman, dalla quale però Bakker in trasmissione non ha mai preso le distanze.



I guai con la legge per Bakker sono dunque proseguiti, ora una causa è aperta anche nel Missouri e proprio qui il telepredicatore e il suo avvocato Jay Nixon (anche ex governatore dello Stato) hanno sostenuto la tesi che questo processo mina la libertà religiosa di Jim Bakker.

FALSA CURA CORONAVIRUS: LE POSIZIONI DI ACCUSA E DIFESA

Il comunicato stampa parla infatti di “Jim Bakker ingiustamente perseguitato da chi vuole colpire il suo ministero e chiudere il suo programma televisivo cristiano”. La difesa ritiene anche che nel Jim Bakker Show si indichi chiaramente che la Silver Solution non abbia poteri curativi, di conseguenza essa sarebbe un pretesto per limitare la libertà religiosa di Jim Bakker.



Prodotti simili sono venduti da Walmart, Amazon, CVS e GNC negli Stati uNiti, osserva l’avvocato Nixon, per cui mettere nel mirino un pastore cristiano che offre questo prodotto da ben 10 anni non avrebbe alcuna motivazione legale. L’accusa invece ritiene che solo Jim Bakker spaccia la Silver Solution come falsa cura per il Coronavirus, una malattia che al momento non ha una cura, dunque questa sarebbe pubblicità ingannevole.

La difesa rilancia ritenendo che questo processo viola la separazione chiesa/stato perché a processo andrebbe la fede di Jim Bakker, perché si vorrebbe in questo modo imporre cosa è lecito dire in una trasmissione religiosa. La congregazione di cui Bakker fa parte ritiene che la Silver Solution aiuti a preparare spiritualmente, mentalmente e fisicamente gli acquirenti alla seconda venuta terrena di Gesù Cristo e dunque assistere i fedeli in questo, anche tramite il prodotto, sarebbe l’obiettivo della trasmissione ed esso sarebbe “divinamente ispirato”. L’accusa replica che ciò potrebbe essere un pericolo per la salute pubblica, se qualcuno credesse di essere davvero protetto dal Coronavirus.