Il prof. Fabrizio Pregliasco, ospite venerdì a Tagadà, ha parlato di vaccini, pandemia e Green pass. Ospite da Tiziana Panella, il Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi ha spiegato perché il certificato sanitario è necessario: “E’ chiaro che il vaccino non è una barriera al 100%, c’è un certo rischio di infezione comunque, però è un elemento che rassicura e oggettivamente riduce la possibilità di contagio nei contesti in cui ci sono più persone perché in questo momento ogni contatto inter-umano è comunque a rischio. Dunque io credo che di fronte all’efficacia oggettiva della vaccinazione della possibilità di darci una vita più tranquilla e riprendere l’economia, questo elemento di costrizione – che come dice qualcuno sarà anche autoritario – è necessario perché sicuramente garantisce una maggior serenità e anche, lo vediamo, una riduzione dell’incidenza della malattia che comunque purtroppo sta aumentando perché siamo in una fase in cui la vaccinazione ci consente di stare più liberi, avere più contatti e il soggetto non immunizzato ha una probabilità maggiore di contagiare“.



Fabrizio Pregliasco: “Booster ci proteggerà. Ecco chi si vaccinerà in futuro”

Tiziana Panella chiede allora al suo ospite se non sarebbe meglio istituire un obbligo vaccinale:”Io sono d’accordo su questo, come siamo noi sanitari, ad essere obbligati ad essere vaccinati. E’ chiaro che l’obbligo è una forzatura, è un elemento che crea dei problemi ma ritengo che in questa fase sia un aspetto dell’idoneità. C’è una quota della popolazione che non ha la percezione della malattia perché è proprio infingarda questa malattia. E’ vero: nella maggior parte dei casi passa e se ne va. Anzi, non ce ne accorgiamo neanche. E quindi è il gioco di una percezione che è difficilissmo scardinare perché è come la roulette russa del film Il Cacciatore“. Ma la terza dose serve? E qual è la prospettiva delle vaccinazioni? “Il booster ci proteggerà con buoni risultati. Dobbiamo entrare, ma senza enfasi“, in un’ottica “simile a quella di un sasso nello stagno: onde importanti che abbiamo più o meno superato, salvo che non arrivi una variante più perfidina e diffusiva ma“, spiega ancora Pregliasco, “io ritengo che ci saranno onde che andranno avanti negli anni e quindi penso che nel prossimo futuro si suggerirà la vaccinazione per il Covid nei più fragili, nei più anziani e ai sani come la vaccinazione antinfluenzale se eventualmente ci saranno dosi“.

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