Il professor Fabrizio Pregliasco è stato ospite stamane in collegamento con il programma di Canale 5, Morning News, per parlare dell’ondata di covid in corso, che sembrerebbe stia lentamente scemando. “Omicron 5 si è un po’ rabbonito rispetto al primo virus – ha esordito il direttore del Galeazzi di Milano – c’è una percentuale diversa fra il numero totale di casi e quelli gravi però questa narrazione che si è raffreddorizzato non è completamente vera, mantiene ancora possibilità gravi soprattutto in soggetti no vax. Le persone che non hanno voluto vaccinarsi si espongono ad un rischio maggiore”.
“La vaccinazione e la guarigione con la variante omicron non permettono la sicurezza di evitare l’infezione – ha continuato Pregliasco soffermandosi sulle reinfezioni – circa il 10% di casi giornalieri riguarda persone già ammalate e purtroppo questa variante sfugge la protezione immunitaria solitamente garantita per la vita per altre malattie infettive. L’elemento che emerge comunque è che il vaccino evita la malattia grave”. In ogni caso Pregliasco ricorda come il covid possa creare ancora gravi danni: “Questa patologia in un soggetto può essere una polmonite, per altri un buffetto o una spintarella, bisogna parlarne in maniera realistica parlando di pazienti ancora gravi, senza eccedere, sono d’accordo”.
PREGLIASCO: “SPERIAMO CHE LE PROSSIME VARIANTI…”
“Ovviamente – ha proseguito Pregliasco – non si può vivere in lockdown come in Cina ma bisogna dire che questo virus si è un po’ rabbonito ma non ancora troppo, speriamo che le prossime varianti portino ancora a far diventare il virus ancora più buono”. Sulla quarta dose: “Serve per rinforzare la memoria delle cellule in una fase come questa dove la circolazione è ampia. Purtroppo la narrazione ha fatto si che questo vaccino sia stato considerato vecchio, e questa negatività ingiustificata e la situazione epidemiologica che fino a qualche tempo fa era buona, ha portato poche persone a vaccinarsi”.
Infine, in merito al picco di questa nuova ondata: “Il dato Rt è in calo, la capacità di crescita è sempre ridotta, quindi stiamo per andare a completare questa ondata. Purtroppo vedremo altre onde, che magari dureranno di meno, come un’onda in un sasso”.