Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, si dice assolutamente d’accordo con l’estensione del Green Pass, e secondo lo stesso dovrebbe essere applicato anche agli insegnanti: “È il minimo – spiega lo stesso medico intervistato quest’oggi dai microfoni de La Stampa – in particolare i docenti sono a rischio e vanno tutelati per tenere aperta la scuola: se si ammala un professore di Religione cinque classi finiscono in Dad”.
Diversa invece la situazione per gli studenti, alla luce delle numerose perplessità dei genitori: “Comprendo la situazione dei genitori e la complessità di vaccinare i ragazzi fino a 12 anni entro settembre, ma non ci sono rischi e bisogna provarci – dice parlando sempre con il quotidiano torinese – Green Pass anche qui deve dare una spinta”. Pregliasco non esclude quindi anche per i docenti “l’obbligo al pari dei sanitari” per “garantire la ripartenza della scuola in presenza”.
PREGLIASCO: “TERZA DOSE? POTREBBE SOLLEVARE UN PROBLEMA ETICO…”
Altro tema caldo in cui si sta dibattendo molto in questi giorni è un eventuale terza dose di vaccino, e a riguardo Pregliasco ha spiegato: “Io scado a settembre. Un’idea potrebbe essere prolungarlo a un anno sulla base degli studi sulla durata dell’immunità dei primi vaccinati”. Parlando poi al Corriere della Sera ha aggiunto: “Israele (che aveva già segnalato questa situazione, ndr) sta cominciando a somministrarla agli ultrasessantenni. Le decisioni future dipenderanno dall’andamento dei contagi e dalla disponibilità dei preparati. E potrebbero sollevare qualche problema etico dal momento che buona parte del mondo non è ancora vaccinata”.
Infine, sulla quarta ondata ormai iniziata, il professore ha precisato: “Speriamo sia solo un colpo di coda. Comunque è una situazione in linea con quello che già è successo in altri Paesi, mentre noi vivevamo una sorta di luna di miele”. Nella giornata di ieri i casi hanno superato per la prima volta dopo mesi quota 6.000.