Il virologo Fabrizio Pregliasco è stato intervistato da RaiNews 24, nel corso della trasmissione “Parliamone”. L’esperto ha innanzitutto affrontato il discorso relativo al rialzo di contagi Covid che si sta registrando in queste settimane in Italia: “Si tratta di un incremento atteso, previsto, quasi fisiologico. Grazie ai vaccini abbiamo di nuovo una vita normale, ma essendoci più occasioni di incontro e di scambio abbiamo due tipi di pandemie: la pandemia dei vaccinati, con basso rischio di ospedalizzazione, e la pandemia di non vaccinati. Temo purtroppo che uno zoccolo duro di persone non si vaccinerà: è un male, perché la vaccinazione è efficace e sicura. Comunque, l’elemento più importante oggi è la terza dose per anziani e fragili, poi abbasseremo via via il limite d’età”.



Per quanto concerne il vaccino J&J, a detta del professore è corretta l’indicazione di una seconda dose eterologa, con siero a mRna, a 6 mesi di distanza dalla prima, mentre sull’ipotesi di un lockdown per i non vaccinati Pregliasco non esclude la “valutazione di misure nuove e flessibili, come l’introduzione del Green pass rilasciato solo ai vaccinati e di limitazioni per i non vaccinati”.



FABRIZIO PREGLIASCO E LUCIO BROLLO: “DELUSIONE VERSO CHI NON SI VACCINA”

Fabrizio Pregliasco ha concluso il proprio intervento asserendo che è giusto vaccinare i bambini sotto i 12 anni, anzi, è “fondamentale: l’FDA americana ha già autorizzato l’inoculazione del siero nei soggetti tra i 5 e gli 11 anni. La vaccinazione è un elemento di protezione della comunità, ma anche per loro, in quanto la variante Delta colpisce di più”.

È quindi intervenuto a “Parliamone” il professor Lucio Brollo, primario di Medicina, di Cardiologia riabilitativa e di Malattie infettive Covid dell’ospedale di Jesolo, il quale ha rivelato che, verso le persone non vaccinate da parte dei medici ci sono “delusione e amarezza. Conviviamo da marzo 2020 con questo problema, abbiamo visto gente morire e peggiorare in poche ore, persone ricoverate in condizioni apparentemente non gravi e in un attimo finite in coma. Noi dottori siamo fatti per curare la gente, non ci interessa se si è pro vax o no vax. Chiaro è che chi decide di non vaccinarsi danneggia la collettività, in quanto mantiene in circolo il virus e può contagiare altre persone. Il virus ha una diffusione molto ampia e l’8-10% dei malati rischia la vita. Va detto che non tutti i non vaccinati sono no vax: tra loro c’è qualcuno che aveva paura del vaccino, in altri casi si tratta di anziani che non sono stati fatti vaccinare dai loro familiari più giovani”.