Dopo l’intervista a La Stampa, il virologo Fabrizio Pregliasco è stato ospite di Oggi è un altro giorno per fare il punto della situazione sulla pandemia. Ecco l’analisi del ricercatore milanese: «Speravamo che fosse una guerra lampo due anni fa, ma è una guerra di trincea. Ci si stanca, si è in difficoltà, ma per fortuna stiamo vedendo finalmente la luce. La situazione non ci toglierà di mezzo il virus nell’immediato, ma grazie anche a Omicron passeremo un’estate relativamente tranquilla. Ma il Covid si farà rivedere durante la stagione invernale».
«Allarghiamo le maglie, ma serve progressività», ha proseguito Fabrizio Pregliasco parlando del possibile superamento del green pass: «I dati sono oggettivamente in miglioramento: l’Rt continua ad andare sotto l’1, segnale che l’epidemia si sta spegnendo. E’ ancora triste il dato della mortalità, ma sappiamo che si tratta di un numero che migliora più lentamente. Ok le richieste di libertà, ma con progressività. La gestione britannica non è la migliore, considerando che il Covid sta ancora circolando». (Aggiornamento di MB)
PREGLIASCO: “INVERNO 2023 SICURAMENTE A RISCHIO”
Ci aspettano mesi tranquilli durante primavera e estate, ma in inverno il rischio di un ritorno del covid è decisamente concreto. Ne è convinto il professor Fabrizio Pregliasco, ricercatore all’Università Statale di Milano, direttore dell’ospedale Galeazzi di Milano nonché membro della task force anti covid della Lombardia, che parlando stamane ai microfoni de La Stampa ha spiegato: «Togliere lo Stato di Emergenza? Occorre spiegare che questo comporta una maggiore responsabilizzazione dei cittadini. Bisogna andare per gradi, salvaguardando la vaccinazione, i richiami e preparandoci all’endemizzazione del virus. L’estate magari sarà tranquilla, ma l’inverno prossimo sarà certamente a rischio».
E ancora: «Come dico sempre non esiste un manuale di gestione della pandemia e ci possono essere molte valutazioni politiche a riguardo. Spesso non si conta solo la salute, ma l’equilibrio sociale, psicologico ed economico di un popolo. Anche in Italia c’è molta voglia di finirla con le misure e tanti messaggi di questi giorni vengono interpretati come un liberi tutti, mentre ogni giorno è ancora come se cadesse un aereo per i tanti morti che si registrano».
PREGLIASCO: “ELIMINAZIONE GREEN PASS? SERVE PRUDENZA”
Sull’eliminazione del Green pass, Pregliasco aggiunge: «Anche qui serve prudenza. Il Green Pass non deve durare per sempre, ma almeno fino a giugno sì. Poi si vedrà in base all’andamento epidemiologico». In ogni caso, secondo il noto docente della Statale, Omicron non sarà l’ultima variante del covid: «Omicron 2 già esiste e nuove varanti sono possibili. Servono un piano pandemico e una continua sorveglianza per prevenire ogni sorpresa. Omicron non sarà l’ultima delle varianti, ma per fortuna è più probabile che le mutazioni vadano verso un’attenuazione della pericolosità del virus».
Chiusura dedicata alla quarta dose, che dovrebbe scattare dal primo marzo, come spiegato ieri dal generale Figliuolo: “La gente è stufa – dice Pregliasco – e penso sia realistico, salvo emergenze, che la facciano i soggetti fragili, come per l’antinfluenzale. Novavax? E un ulteriore frutto della ricerca per convincere chi, a torto, teme i vaccini attuali”.