Si parla di mascherine stamane a Mattino5, classico appuntamento mattutino del quinto canale, e Federica Panicucci ha in collegamento due delle voci più autorevoli della pandemia di covid come il professor Fabrizio Pregliasco, direttore del Galeazzi di Milano oltre che docente universitario, e Andrea Crisanti, direttore di microbiologia dell’università di Padova. In merito all’utilizzo del dispositivo di protezione individuale i due addetti ai lavori sembrano avere differenti vedute. “Noi che non siamo fragili fortunatamente – chiede Federica Panicucci – questa mascherina la dobbiamo utilizzare o no?”, e Crisanti replica: “Con questi livelli di trasmissione è irrilevante (riferendosi all’alta contagiosità di Omicron ndr) – lei dovrebbe essere sempre diligente, non commettere mai nessun errore, perchè al virus gli basta solo una volta per infettarla, a livello di popolazione è irrilevante”.
Diverso invece il pensiero di Pregliasco, secondo cui invece dovremmo portare sempre con noi le mascherine, quasi come fossero un accessorio: “Noi stiamo andando, salvo problemi legati a nuove varianti come ad esempio l’XE (l’ultima variante di covid emersa ndr), verso una progressiva, necessaria e desiderata riapertura, ma con progressione. Come dice l’amico Crisanti la mascherina non ci protegge totalmente, forse al 15, 20% dall’infezione, ma è un contributo importante insieme a tutti una serie di altri comportamenti che vanno adottati”.
PREGLIASCO E CRISANTI SULLE MASCHERINE. E SULLA PASQUA…
Poi Pregliasco ha aggiunto: “Ovviamente non più quell’urgenza e obbligatorietà, un po’ come gli occhiali da sole che usiamo non obbligatoriamente, che servono in alcune situazioni e in particolare alle persone più fragili e più esposte alla malattia”.
Infine Pregliasco ha parlato della Pasqua imminente: “Temo che la Pasqua sia un momento di prova, sarà una bella cosa che si possa fare però…”, e la Panicucci è intervenuta: “Anche se dovessero aumentare i contagi ma se la pressione non dovesse aumentare sugli ospedali, e siamo tutti vaccinati, è importante controllare l’andamento dei contagi ma forse non dobbiamo essere più così allarmati…”, e il medico ha chiosato: “Assolutamente, dobbiamo passare ad una convivenza col virus, perchè purtroppo rimarrà con noi ancora per qualche anno”.