Secondo il virologo e professore dell’università degli studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, bisognerebbe coinvolgere l’esercito nella campagna vaccinale, di modo da “spingere” ancora di più e raggiungere il prima possibile l’immunità di gregge. Ospite della trasmissione di La7, Omnibus, il noto esperto membro della task force anti covid della regione Lombardia, consiglia “un’organizzazione che coinvolga l’esercito”.



E ancora: “C’è l’esigenza di una pianificazione della campagna vaccinale con i metodi della Protezione civile. Con un’azione sistematica e capillare che sfrutti tutto: le strutture ospedaliere, quelle territoriali”. Secondo Pregliasco servirebbe quindi una macchina organizzativa su modello della Protezione Civile, che si iscriverebbe in “un’ottica di avere un sistema molto efficiente e capillare, da rendere disponibile in tutte le nostre comunità, nei piccoli paesi, in mezzo ai monti. E averlo in maniera facile e accessibile”.



PREGLIASCO: “L’IMPORTANTE E’ VACCINARSI”

A Omnibus Pregliasco ha parlato anche dei vaccini in se, ricordiamo, al momento a disposizione Pfizer, Moderna e AstraZeneca: “Vanno tutti bene – fa chiarezza il professore meneghino – anche se sono fatti con modalità e approcci diversi. L’importante è vaccinarsi e volerlo fare”, si tratta di “vaccini che hanno caratteristiche assolutamente comparabili”. Dei tre solo quello di AstraZeneca, realizzato in collaborazione fra Oxford e l’Ibrm di Pomezia, ha “invitato” l’Ema ad introdurre delle restrizioni: “Rimane solo su AstraZeneca la necessità di avere ulteriori informazioni sulla possibilità d’uso in tutte le fasce d’età. Perché con la giusta trasparenza e attenzione, l’Ema ha individuato la necessità di approfondire studi su soggetti più anziani per confermarne l’utilizzo”. Ma AstraZeneca sarà comunque un vaccino che verrà utilizzato in maniera massiccia “è a bassissimo costo e molto maneggevole, quindi sarà uno strumento per la vaccinazione di massa, per la facilità della gestione. Anche se i dati di efficacia sono minori rispetto agli altri sono comunque compatibili con l’utilizzabilità”.

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