Il noto virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, in un recente intervento alla trasmissione di Rai Radio1, Un giorno da pecora, ha detto la sua rispetto alle reazioni allergiche che sono state segnalate tra coloro che si sono vaccinati per primi nel Regno Unito. “E’ possibile ed era prevedibile, rientra in quegli eventi avversi, non gravi, che ogni vaccino ha”, ha spiegato l’esperto. “A volte ci può essere, per esempio, un arrossamento nel punto di inoculo, nel deltoide”, ha aggiunto. Le autorità inglesi, nel frattempo, hanno consigliato a coloro che hanno allergiche gravi e di lunga data di non vaccinarsi almeno per il momento. Per Pregliasco questo si tratterebbe semplicemente di un “aspetto precauzionale” e non ha escluso del tutto che lo stesso possa accadere anche nel nostro Paese, quando arriverà il fatidico vaccino anti-Covid: “Diciamo che è una delle controindicazioni alla vaccinazione”. Il virologo ha anche spiegato a quali allergie si fa riferimento nello specifico. “A componenti che non è facile circoscrivere, diciamo a reazioni allergiche a precedenti vaccini. Ma è difficile dirlo, dovremo vedere cosa dirà il bugiardino del vaccino”, ha commentato.
PREGLIASCO COMMENTA LE REAZIONI ALLERGICHE DEL VACCINO PFIZER
Ha sollevato polemiche e preoccupazioni la notizia di oggi relativa all’avvertenza delle autorità sanitarie britanniche che hanno consigliato a chi soffre di “allergie significative” di lunga data a rinunciare almeno per il momento alla somministrazione del vaccino di Pfizer/BioNTech. Una raccomandazione giunta dopo che due vaccinati – due operatori di circa 40 anni di case di riposo britanniche – hanno avuto forti reazioni allergiche pur essendo già “sulla via del recupero”, come ribadito dalla Nhs (la sanità pubblica locale). Notizie che tuttavia non hanno preoccupato particolarmente il virologo Pregliasco che in merito ha commentato: “No, assolutamente, rientrano nella norma”. Parlando a Un giorno da pecora degli eventi avversi legati ai vaccini, l’esperto ha spiegato che “possono essere di diverso tipo, e in genere si verificano al massimo entro una settimana. Quelli più gravi, come gli shock anafilattici sono rarissimi, si verificano in circa un caso su un milione di dosi, ma questi si manifestano immediatamente. Tant’è che viene raccomandato di restare per mezz’ora in osservazione, dopo la vaccinazione”, ha aggiunto.