Non esclude a priori un lockdown solo per i non vaccinati il professor Fabrizio Pregliasco. Il docente dell’università Statale di Milano, membro della task force anti covid della regione Lombardia e direttore del Galeazzi, ha parlato ai microfoni dell’Adnkronos spiegando: “un’opzione possibile e interessante (riferendosi al lockdown solo per i no vax, su modello Austria ndr) che abbassa il livello di rischio nei contatti interumani”. Secondo Pregliasco, quanto istituito nella nazione straniera a noi vicina è una “soluzione possibile perché il rischio di infezione nei contatti tra non vaccinati o tra vaccinati e non vaccinati è superiore”.



Da tempo si parla della possibilità che i non vaccinati subiscano delle restrizioni a discapito invece delle persone che si sono regolarmente vaccinate. Del resto, chi non ha ricevuto il farmaco contro il covid potrebbe rappresentare una possibilità di contagio, di conseguenza, tenendo conto del fatto che sembra sia in atto un colpo di coda del covid, è necessario prendere tutte le misure utili per evitare nuove chiusure durante l’inverno e la stagione natalizia imminenti. “Non essendoci un manuale di gestione – ha aggiunto Pregliasco sull’argomento – bisogna fare riferimento ad esempi e soluzioni varie”.



PREGLIASCO: “OGNI CONTATTO INTERUMANO E’ A RISCHIO, SOPRATTUTTO SE…”

Quindi il docente universitario ha continuato: “Ogni contatto interumano è a rischio, ma il contatto con soggetti non vaccinati fa sicuramente salire la probabilità di aumentare la diffusione del contagio”. E nel caso in cui alla fine si optasse realmente per un lockdown per i non vaccinati, tale provvedimento “tutelerebbe anche gli stessi non vaccinati, più vulnerabili a un’infezione grave in caso di alta circolazione virale”.

Della stessa teoria si dice il professor Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive della clinica San Martino di Genova, mentre ieri, il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, non ha escluso l’introduzione dell’obbligo vaccinale per determinate categorie di lavoro soprattutto se i contagi dovessero continuare a salire e nel contempo le vaccinazioni non raggiungere il traguardo del 90% di immunizzati.