Fabrizio Pregliasco, noto virologo e presidente Anpas, è intervenuto nella giornata di oggi, martedì 15 giugno 2021, sulle colonne del quotidiano “Il Dubbio” per provare a fare chiarezza sull’andamento della campagna vaccinale in Italia e per parlare del vaccino AstraZeneca. L’esperto ha dichiarato che la recente mossa del Cts di somministrare il siero anglo-svedese unicamente agli over 60 vada interpretata come una ricerca dell’azzeramento o quasi dei rischi già minimi che ci sono con questo preparato. Tuttavia, dice Pregliasco, bisogna assolutamente evitare che ci sia una perdita di fiducia nei confronti di questo vaccino, perché In Italia si avverte una gran necessità di velocizzare la campagna, vista anche la variante Delta che sta impazzando in Gran Bretagna.



A detta dell’intervistato, lo stop di AstraZeneca sarebbe da intendersi come una decisione politica, in quanto “è la politica che risponde di una scelta, ritenendo così di garantire meglio la sicurezza dei propri cittadini. È una risposta alle difficoltà, una giusta scelta politica. Credo sia anche una risposta emotiva, perché si cerca di andare incontro alle attenzioni delle persone”.



PREGLIASCO: “CON L’ESTATE ANDRÀ MEGLIO, MA SERVE SEMPRE PRUDENZA”

In merito alla seconda dose con un vaccino diverso da AstraZeneca, Pregliasco su “Il Dubbio” ha chiarito che non ci sono ancora autorizzazioni formali, ma esistono studi che dimostrano l’efficacia dell’utilizzo di un siero diverso dopo la prima dose. Servirebbe ancora qualche studio in più, ma la strada sembra essere quella giusta da seguire. Dopo una breve riflessione sulla morte di Camilla Canepa, colpita da trombosi dopo AstraZeneca (“il rischio era l’età, non c’erano altre correlazioni”), il virologo ha parlato dell’imminente stagione estiva: “Stiamo ancora vivendo l’effetto del lockdown e sfruttiamo le condizioni meteo favorevoli. Con le riaperture chiaramente aumenta la possibilità di avere contatti e conseguentemente di avere un rialzo della pandemia. Potrebbero esserci dei colpi di coda, anche a causa della variante Delta”. Togliere le mascherine all’aperto è per cui ancora un’utopia? “Bisogna monitorare la situazione e potrebbero esserci le condizioni per uno step ulteriore. Vedremo”.

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