Gli scontri avvenuti a Roma sono anche una conseguenza dell’infodemia secondo Fabrizio Pregliasco. Il virologo e direttore dell’Anpas ne ha parlato oggi a Rai Radio1, nel corso della trasmissione Un Giorno da Pecora condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. «Una situazione terribile, a causa di questa “infodemia” non è stato possibile comunicare l’incertezza, che è stata vista come impotenza. E così una minoranza di persone ha iniziato a vedere la vaccinazione come una cosa che fa male». Pregliasco non ha escluso tra l’altro che manifestazioni come quella di sabato, dove le persone erano accalcate e senza mascherine, possano portare a dei contagi. «Ogni contatto interpersonale ha un minimo di rischio, e situazioni come quella di sabato portano dei rischi oggettivi di contagio e diffusioni del virus», ha confermato al programma radiofonico.
Per quanto riguarda invece l’obbligatorietà del Green pass sul lavoro, il timore è che le strutture esistenti non riescano a sostenere la mole di richieste di tamponi di chi on si è vaccinato. «Oggettivamente sarà un problema, sia per costi che per operatività», ha proseguito Pregliasco.
PREGLIASCO SU TAMPONI E ANDAMENTO EPIDEMIA COVID
Ma Fabrizio Pregliasco si è espresso anche sulla questione relativa alla durata del tampone rapido, la cui validità potrebbe essere portata da 48 a 72 ore. «È un qualcosa che può essere utlizzato nell’ottica di mantenere una capacità di controllo del virus. Dal punto di vista scientifico si tratta di una perdita di precisione, di affidabilità. Un rischio di positivizzazione c’è, si tratta di ma va trovata una soluzione mediata nella realizzabilità e nella praticabilità. Può essere utilizzato nell’ottica di mantenere una capacità di controllo di questo virus», ha dichiarato il virologo.
Evidentemente è più possibilista rispetto ad altri colleghi, a partire da Matteo Bassetti secondo cui dietro una decisione del genere non c’è alcun fondamento scientifico, ma si tratta prettamente di una scelta politica. Infine, Pregliasco ha fatto una previsione riguardo l’andamento dell’epidemia Covid: «Quest’inverno dobbiamo immaginare uno scenario non piacevole e un possibile rialzo del Covid e dell’influenza».